(ASI) – Infuria la polemica tra il premier Renzi ed il Movimento 5 Stelle. Con le olimpiadi di Roma ormai da considerarsi caso chiuso, il premier segretario attacca l’amministrazione capitolina criticando il sindaco Virginia raggi e tutta la sua squadra. Al silenzio della Raggi sopperisce il leader del Movimento 5 Stelle che da Palermo rilancia gli obbiettivi e attacca il premier. A sorpresa a sostegno della Raggi anche la Lega Nord.
L’affondo di Renzi
Dopo che Virginia Raggi aveva dichiarato nei giorni scorsi che “l’impossibilità di garantire la trasparenza” era tra i principali motivi per cui non era pensabile la candidatura della capitale per le olimpiadi 2024, la risposta del premier Renzi non si è fatta attendere. In visita nella città di Prato per il sostegno al “si” sul referendum costituzionale, il premier segretario ha lanciato l’affondo alla Raggi accusandola apertamente di incapacità. Secondo il premier infatti “non si fermano le grandi opere ma si fermano i ladri. Dire che non si fanno le olimpiadi per timore della corruzione è un’ammissione d’incapacità da parte dell’amministrazione Raggi”. Renzi ha poi proseguito spiegando –“Le olimpiadi non sono domani mattina. Se tu hai un minimo di credibilità ed autorevolezza, tu i ladri li cacci. Se invece dici di no, hai paura, e preferisci non metterci la faccia, hai sbagliato mestiere”. Il Premier ha poi lanciato l’affondo affermando - “L’Italia è divisa tra chi sta a guardare e chi sta nell’arena e se vede una cosa che non va la cambia. Questa è la differenza tra la politica ed il Bar dello Sport”. Il Premier Renzi si è anche detto molto rattristato perché “i soldi delle olimpiadi potevano essere spesi in favore delle periferie”, concludendo che “comunque non è nei piani ne dell’esecutivo ne del Pd fare polemica su questo, e su altri evidenti disagi dell’amministrazione Raggi, poiché l’Italia deve mostrare rispetto per le istituzioni”.
Grillo alla riscossa
Il sindaco di Roma Virginia Raggi, ha ritenuto di non dover ripetere i perché del “no” alle olimpiadi, ne di dover aprire una polemica con il Premier. Di diverso avviso è stato il leader del Movimento 5 Stelle. Dal palco di Palermo dove ha rilanciato e ridato grinta al suo Movimento, l’ex comico ha portato avanti un comizio come ai tempi dei ben noti “vaffa - day”. “La scomparsa di Gianroberto mi pone di nuovo qua dopo il passo di lato fatto in precedenza. Ebbene sono qui con entusiasmo perché noi ci siamo. Devono andare a fanculo tutti” – ha dichiarato Beppe Grillo dinnanzi a tutta l’Italia a cinque stelle riunita a Palermo. Dopo l’attacco a “tutti” è seguito l’attacco allo stesso Renzi. “Il Jobs Act è una presa per il culo. La flessibilità è una presa per il culo. Tutto ciò sul lavoro ti controlla la vita. Sei lì ad aspettare che il lavoro ti chiami, non c'è tempo libero ne vero lavoro. La crescita manda a casa le persone, ma noi come Movimento vogliamo che nessuno rimanga indietro. Al governo abbiamo un menomato morale che non percepisce le emozioni. Dietro me e Casaleggio non c'era niente: c'erano due cuori che pulsavano e volevano fare qualcosa per gli altri” – ha affermato Grillo , che ha di nuovo rilanciato il reddito di cittadinanza come unico strumento in grado di restituire la dignità ai cittadini.
Lega Nord schierata con le scelte della Raggi
A contrattaccare il premier Renzi non solo Grillo ma anche la Lega Nord. Il partito di Salvini ha fatto sapere tramite il deputato Paolo Grimoldi che “la differenza tra fare politica e fare il “bar Sport”, citazione del premier Renzi riferita al sindaco di Roma e al suo no alla candidatura olimpica, è anche non sperperare 15 milioni di denari pubblici in uno spot elettorale senza senso quale la candidatura perdente di Roma alle Olimpiadi 2024”. “Dieci anni fa” – ha proseguito Grimoldi - “per candidare Milano all’Expo 2015 si spesero appena 600 mila euro, per una candidatura credibile e poi risultata vincente, mentre per Roma servivano 30 milioni, di cui appunto 15 già spesi, solo per presentare una candidatura perdente. Perché il premier non spiega come sono stati sprecati tutti questi soldi? Quando accusa il sindaco di Roma di “incredibile ammissione di incapacità” forse farebbe bene a guardarsi allo specchio e a domandarsi quanti altri soldi avremmo sprecato in questa pagliacciata”.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia