(ASI) Sulla vicenda Olimpiadi Roma dura presa di posizione del segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi, che denuncia come i cittadini romani e italiani siano stati sballottati tra gli opposti 'integralismi del si e del no alle Olimpiadi del 2024, senza offrire loro l’occasione di un dibattito aperto e documentato su dati, pro e contro dell’evento.
Occasione che sarebbe stata possibile se si fosse appoggiata, anziché osteggiarla, l’iniziativa dei radicali di tenere un referendum nella capitale. "L'epilogo della vicenda olimpica –scrive Magi- vede, al momento, uniti nella sconfitta tutti coloro che si sono alleati contro i cittadini, e cioè : la sindaca Raggi e il M5S, tanto quanto il Pd e il Coni. Se da una parte, infatti, è inaccettabile dire no alla candidatura olimpica per paura della corruzione, come ha fatto l'Amministrazione capitolina, dall'altra è ugualmente inaccettabile appoggiarla incondizionatamente, senza un confronto aperto e trasparente sul merito del progetto e la sua eredità duratura per la città, come ha fatto il Partito democratico, schiacciandosi dal primo momento sul dossier del Coni". Secondo il segretario di RI "la soluzione migliore, l'unica che avrebbe creato le condizioni per una scelta ponderata ma anche per un progetto davvero vincente, sarebbe stato un referendum. La consultazione popolare infatti avrebbe aperto un dibattito pubblico sui costi e i benefici reali della candidatura per Roma, avrebbe fatto emergere i limiti - che noi per primi abbiamo evidenziato - del progetto del Coni e per questo offerto l'opportunità di superarli, guardando all'eredità duratura dei Giochi per tutti i cittadini e non ai guadagni di pochi (noti)".
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia