(ASI) Roma - "Questa era una tragedia annunciata" - Così commenta a freddo il responsabile dell'area est di Roma per Cpi, Mauro Antonini, appena saputo dell'episodio verificatosi verso le 23 del 9 agosto a Largo San Giuseppe Artigiano, che ha portato alla morte di Tiziana Laudani, giovane donna di 37 anni.
"Sono mesi - afferma in una nota Antonini - che il Comitato Beltramelli - Meda - Portonaccio denuncia lo stato di degrado in cui versa Largo San Giuseppe Artigiano. Anche io ero presente durante una manifestazione indetta a maggio dallo stesso Comitato, con lo scopo di prevenire eventi catastrofici esattamente come quello di due giorni fa."
"La situazione di degrado e pericolosità di Largo San Giuseppe Artigiano - continua la nota - è la stessa da sette anni a questa parte: chiusa al traffico per la costruzione di parcheggi, senza illuminazione adeguata, dove non manca la presenza di garage mai completati e posti sotto sequestro, in cui ha trovato la morte la povera Tiziana. C'è chi la chiama sfortuna, io la chiamo negligenza delle istituzioni competenti targate PD, che per troppi anni hanno preferito sottovalutare il problema, ma questa non è più la rogna che si può così facilmente nascondere sotto il tappeto."
"Chiedo all'amministrazione attuale - conclude la nota - di intervenire tempestivamente, evitando di incappare nelle solite lungaggini burocratiche. Lo chiedo per tutti i cittadini del quartiere che troppo a lungo hanno atteso che ai piani alti qualcosa si smuovesse, affinché episodi gravissimi come quello accaduto a Tiziana, alla cui famiglia va il mio abbraccio, non si verifichino mai più. A quante altre tragedie i cittadini dovranno assistere inermi?"