(ASI) “Smentisco categoricamente quanto riportato nei miei confronti in un articolo odierno de Il Fatto Quotidiano, dal titolo “La cricca renziana e alfaniana voleva controllare i pc dei pm” a firma Calapà, Fierro, Massari e Pacelli.
Vengo chiamato in causa circa un mio presunto ruolo nelle forniture di materiale informatico per le Procure italiane: si tratta di cosa destituita di ogni fondamento. Non ho mai conosciuto il signor Lucangeli, a differenza di quanto viene riportato nell’articolo, né ho mai seguito, né partecipato, ad alcun processo di validazione del fantomatico software citato. Tra l’altro, resto sorpreso dal fatto che nessuno degli estensori del pezzo si sia minimamente preoccupato di sentirmi in merito a quanto riportato nei miei confronti. Non so e non ho interesse di sapere da dove abbiano tratto simili suggestioni, ma per necessità di verità ho dato mandato ai miei legali di tutelare il mio nome in tutte le sedi opportune”. Dichiarazione di Ernesto Carbone componente della segreteria Pd.