(ASI) Cagliari - "La conferma della notizia della creazione, per volere del Governo, su ordine della U.E., di un campo di deportazione e concentramento di immigrati clandestini nel porto di Cagliari, crea sconforto e fortissima preoccupazione. È l’avvio della realizzazione del piano, dichiarato e ribadito più volte dal PD regionale e nazionale, della sostituzione etnica dei sardi con gli africani.
L’arrivo di 5000 nuovi clandestini, da qui a settembre in Sardegna, con la messa in opera di sei centri in ambito sprar per la cosiddetta seconda accoglienza, che altro non è, se non la fornitura di servizi gratuiti e di opportunità di qualsiasi tipo ai clandestini con progetti cofinanziati da Comuni, Ministero e U.E., con l’ulteriore sottrazione di fondi alle povertà estreme dei cittadini, segna, per noi, il superamento di un punto di non ritorno.
Faremo tutto ciò che ci sarà possibile per contrastare fermamente questo piano criminale che non ha nulla a che vedere con la solidarietà. Siamo certi del sostegno della stragrande maggioranza del popolo sardo, dimenticato dal Governo e dalla U.E. per ciò che riguarda i problemi che affliggono i sardi e la Sardegna per via dell’insularità. La nostra è una battaglia per la sopravvivenza. Non staremo certamente a osservare i nostri governanti regionali e nazionali, servi dell’U.E. e dei poteri forti far scempio della nostra terra e del futuro del nostro popolo". Dichiarazione di Daniele Caruso – Coordinatore Regionale – Noi con Salvini – Sardegna.