(ASI) Milano – Da alcuni mesi a questa parte, è nata l'Unione Civicratica, un soggetto politico che sta unendo le più importanti realtà civiche italiane per riportare il cittadino e le sue esigenze al centro della politica nazionale e locale.
A tal proposito, per capire di cosa si tratta esattamente, abbiamo posto tre domande al Prof. Claudio Cavalieri d’Oro, Responsabile Nazionale Strategie di Unione Civicratica:
Prof. Cavalieri d’Oro che significato ha la discesa in campo di questo nuovo soggetto politico?
“L’Unione Civicratica nasce da 15 anni di esperienza dell’ANDCI (Associazione Nazionale Difensori Civici Italiani) e altrettanti del Movimento per la Civicrazia durante i quali molto è stato fatto per difendere i Cittadini italiani dallo strapotere della Pubblica Amministrazione inadempiente, e infatti i Politici italiani hanno abolito per decreto il Difensore Civico Comunale, che evidentemente dava loro molto fastidio. Per inciso, nonostante le norme europee lo prevedano, ai Cittadini italiani è ancora negato il diritto di avere il Difensore Civico Nazionale. Abbiamo anche sviluppato 7 anni di esperienza del Laboratorio Privacy Sviluppo, presso l’Autority del Garante della Privacy a Montecitorio, e da quella sede istituzionale abbiamo cercato di sensibilizzare i Politici ai reali problemi dei Cittadini. Risultato? Tante belle parole e nessun fatto concreto. Ecco perché abbiamo deciso di scendere in campo, perché i Cittadini avessero finalmente una rappresentanza reale e concreta nel Parlamento che decide le sorti del nostro Paese”.
Quali strategie avete deciso di mettere in atto? Siete di destra o di sinistra?
“Il Popolo italiano è stato messo al guinzaglio delle pregiudiziali ideologiche destra-sinistra-centro, che sono servite solamente a intrappolarlo nella Partitocrazia e a trasformarlo in una massa di “pecoroni” che vanno dove un “pastore” fischia meglio, quando addirittura non si arrendono al disgusto e praticano l’astensione, che vuol dire abdicare ai propri diritti costituzionali. Noi di Unione Civicratica siamo assolutamente convinti che una idea non sia giusta o sbagliata se di destra o di sinistra, una idea è buona quando mette al centro di ogni decisione solo ed esclusivamente gli interessi dei Cittadini italiani, non gli interessi dei Politici e dei loro amici o padroni, oppure il potere dei Burocrati. Nel corso degli anni abbiamo visto l’adesione al Movimento per la Civicrazia di oltre 4.000 Associazioni che si occupano quotidianamente dei problemi pratici degli italiani, ed è proprio tra di loro che vogliamo selezionare i candidati per costituire le liste di Unione Civicratica, creando così una nuova classe politica in presa diretta con il Popolo e le sue necessità”.
Possiamo allora definirvi “civici”?
“No, noi siamo Civicratici. Il fenomeno del Civismo ha certamente grandi meriti, ma ha anche fatto fondamentali errori strategici, il maggiore è quello di essere rimasto al guinzaglio delle pregiudiziali ideologiche, così in tutta Italia troviamo Liste Civiche (quando sono veramente Civiche e non liste civetta) di destra e di sinistra, che non sanno dialogare tra loro. Se il centro è piccolo, alle elezioni amministrative possono sperare di esprimere un sindaco, ma se il centro è più grande devono per forza appoggiarsi e allearsi con i Partiti guida di destra o di sinistra, Alla fine chi amministra il Comune è il sindaco con la giunta, e avere dei Consiglieri conta poco. Quando poi si tratta di elezioni nazionali, le Liste Civiche servono solo come approvvigionatori di voti, per la destra o per la sinistra, ma non avranno nessuna influenza sulle decisioni prese a livello centrale. In Parlamento il Civismo non conta nulla. Ecco perché abbiamo iniziato ad aggregare quelle Liste Civiche che, pur mantenendo la propria identità locale, hanno capito la nostra strategia “l’Unione fa la forza”, e che hanno accettato il Principio Civicratico superando le pregiudiziali ideologiche nel comune interesse dei Cittadini. Come per le Associazioni, contiamo sulle Liste Civiche per selezionare gli esperti dei problemi dei territori da portare in Parlamento. La Costituzione prevede che il Potere spetti al Popolo, non ai Partiti, e l’Unione Civicratica ha iniziato a battersi proprio per ristabilire dignità e sovranità del Popolo italiano”.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia