(ASI) “Le strade italiane hanno un valore patrimoniale enorme e la riforma del Codice della Strada, alla quale da mesi stiamo lavorando in Senato, e' l'occasione per definire le più idonee procedure di accatastamento, si tratti di arterie comunali o nazionali.
Si dovra' al tempo stesso passare da una catastazione meramente amministrativa ad una geometrica e funzionale, individuando chi dovra' eseguire le manutenzioni ordinarie, prima che queste diventino straordinarie”, lo ha dichiarato il senatore Vincenzo Gibiino, capogruppo di Forza Italia in commissione Lavori Pubblici e corelatore del disegno di legge delega di riforma del Codice della strada, intervenendo alla tavola rotonda organizzata da FINCO su ‘Manutenzione, patrimonializzazione, certificazione e asset finanziari per la valorizzazione delle strade’ presso la sala del Refettorio della Camera dei Deputati.
“Il trasferimento della proprieta' delle strade agli enti minori non e' purtroppo stato accompagnato da paralleli trasferimenti del denaro necessario per effettuare le manutenzioni – prosegue Gibiino –, ne consegue che i danni a persone e cose per colpa delle strade dissestate sia incalcolabile. Bisogna creare un flusso stabile di denaro da destinare alla cura dell’infrastruttura stradale. I cittadini, che versano 29 miliardi di euro ogni anno con le accise del carburante e 8 miliardi attraverso il pagamento dei bolli auto, hanno diritto a percorrere strade ben tenute e sicure, perseguendo l’obiettivo di ridurre drasticamente l’incidentalità. La qualità delle strade italiane dovrà essere certificata con strumenti idonei, a piena garanzia degli utenti. Le risorse devono essere dunque messe a disposizione, a partire dal 50 per cento dei proventi delle multe, che dovrebbe essere utilizzato proprio per la manutenzione stradale, ma che non viene correttamente indirizzato. C'è infine da decidere quale dovrà essere il ruolo di ANAS, e se decollera' la società che inglobera' le strade che percorriamo tutti i giorni con auto e camion e quelle ferrate”.