(ASI) “La cultura vi rende liberi. Questa è un’affermazione che una volta aveva il significato, il senso delle dichiarazioni cosiddette rivoluzionarie, oggi partecipa della possibilità di costruire un futuro reale per i giovani nel quale poter sperare”. Queste le parole del presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola rivolgendosi ai ragazzi, nel corso della cerimonia di premiazione dell’Istituto comprensivo San Sperato – Cardeto – Scuola primaria di Vinco, vincitore del progetto del Senato ragazzi “Vorrei una legge che….”. “La cultura vi rende liberi da condizionamenti. La libertà si può dividere in due forme. La libertà di..è quella che si presta a fraintendimenti, di fare quello che si vuole e che trova un limite nella libertà degli altri. Ci sono limiti, confini che riguardano la sfera giuridica di altri soggetti. Quindi, la libertà di fare ciò che si ritiene di poter fare trova inevitabilmente un ostacolo nelle leggi, nelle sfere di libertà altrui. La libertà da..invece è una libertà più profonda che contribuisce alla consapevolezza di essere parte di una struttura della nostra società, quelle organizzazioni intermedie all’interno delle quali si forma un individuo e che sono strumenti intermedi verso lo Stato. Le formazioni sociali – prosegue D’Ascola - sono ciò che avvicina l’individuo allo Stato, consentendone una piena formazione. Libertà da…significa dunque acquisire quella cultura, preparazione, consapevolezza del proprio valore sociale che ci rende veramente liberi e ci consente di distinguere il vero dal falso, il giusto dall’ ingiusto. Liberi si è davvero allorquando non si è condizionati perché si hanno dei valori chiari ai quali ci si può ispirare e si ha la capacità di scegliere, fondamentale nella vita di un individuo. Per poter scegliere - conclude il presidente - è necessario conoscere, se vi sottrarrete alla conoscenza, vi priverete della possibilità di scegliere e di capire, di fare quelle scelte che sono fondamentali per un cittadino e che contribuiscono alla formazione di una società che può davvero dirsi fiera del ruolo che deve svolgere”.