(ASI) Roma - "Sono 28 I Paesi - dichiara Massimiliano Metalli, Presidente del movimento "Italia Morale" - che hanno una disciplina legislativa sulle unioni civili, e solo l'Italia non si riesce ad emanare una legge che regolamenti un unione tra uomo e donna, due donne e due uomini.
Sono 50 le proposte di legge presentate in 27 anni da più gruppi politici, l'attuale governo autoritario Renziano spinge a far sì che venga approvato dal parlamento entro il 30 gennaio il ddl Cirinná. Il Presidente Renzi, nel richiamare i parlamentari a votare liberamente il ddl Cirinná, valutando il loro buon senso di coscienza, non fa altro che lavarsi le mani come fece Ponzio Pilato.
Il primo dovere di un parlamentare della Repubblica e di un Ministro della Repubblica, è di ricordarsi in primis di applicare la Costituzione Italiana, e di non sottovalutare i diritti dei cittadini sulle unioni civili.
Perché i diritti - aggiunge Metalli - di queste persone sono previsti dal dettato costituzionale e fondamentali in un paese civile e liberale.
Il movimento Italia Morale, considera immorale e inaccettabile l'art. 5 del disegno di legge, che riguarda la «stepchild adoption», ovvero la possibilità da parte di un partner di adottare il figlio avuto dall'altro partner, che verrebbe estesa anche a coppie dello stesso sesso.
Il movimento Italia Morale - conclude Metalli - dice Si alle unioni civili, "da non confondere con la famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile, unitivo e procreativo" ma diciamo No al ddl Cirinná sulla base del modello Tedesco