(ASI) "Pare stia rientrando la protesta dei 6 lavoratori dell'azienda manutentiva che quattro giorni fa sono saliti su uno degli anelli di una delle due ciminiere e lì sono rimasti, sospesi a 60 mt d’altezza.
Il motivo è l annullamento della convenzione tra Enel e le imprese di manutenzione a causa della prevista chiusura della centrale termoelettrica. Quello di Rossano è infatti uno dei 23 siti da chiudere, perche non produttivo ormai già da diversi anni.
Perciò il colosso industriale, azzerando la manutenzione della centrale causerebbe gravi ripercussioni sulle maestranze rimaste, quali cassa integrazione e stipendi arretrati. Se ormai il capitolo riconversione è archiviato, noi Meetup “Amici di Beppe Grillo Rossano in Movimento” ci auguriamo almeno che si aprano al più presto le trattative per lo smantellamento del polo, in modo tale da riuscire a mantenere produttivo il sito, restituendolo al territorio bonificato cosi da rendere alla costa la sua naturale bellezza, creando nel contempo lavoro. Dalla riunione del 9 ottobre scorso fra dirigenti e sindacati è emerso che al momento Enel ha assicurato occupazione "oltre" il 31 dicembre 2015. Vale a dire che la chiusura non è affatto scongiurata. Intanto è fissato per lunedì 12 ottobre presso la sede della Regione Calabria un tavolo di lavoro fra i vertici Enel, le parti sociali e l'amministrazione comunale.
Rossano in movimento è da, sempre e comunque dalla parte dei cittadini e in questo caso dei lavoratori, che hanno perso ormai ogni speranza per il loro futuro e per quello delle loro famiglie, aspettiamo risposte dall'incontro di lunedì. Che l'amministrazione comunale faccia sentire chiara e forte la sua voce, prenda posizioni ferme in difesa dei suoi cittadini e del territorio". Lo dichiara con una nota il Meetup “Amici di Beppe Grillo – Rossano in Movimento.