(ASI) «Non ha alcun senso politico nella fase che stiamo vivendo affermare di stare con il Pd per costruire l'alternativa al Pd. In questo senso anche la modifica dell'Italicum è necessaria per costruire rapporti di coalizione, ma se l'introduzione del premio alla coalizione dovesse servire per rifare il pastrocchio dell'Ulivo, allora è meglio non cambiarla».
Lo ha dichiarato l'onorevole Giuseppe De Mita, vicesegretario Udc, nel corso di un confronto con Matteo Orfini, presidente del Pd, in occasione della festa regionale dell'Udc Campania in corso di svolgimento ad Ischia.
«Se la modifica della legge elettorale perciò – ha continuato De Mita – dovesse servire a qualcuno per lucrare sull'utilità marginale allora è meglio lasciare la legge com'è. Questa opzione non va resa oggetto di mercato sul presente. Se, al contrario, riuscissimo a dare vita ad un fatto politico che non è una sigla, ma che recuperi il cattolicesimo democratico e si radichi sul territorio, allora il Pd avrà un interlocutore potenziale. Non si tratta d ii un baratto, ma della costruzione di una prospettiva».
«Collaboriamo con il Pd – ha concluso De Mita – lo facciamo anche in Campania, per mettere in difficoltà il Pd. L'arricchimento di questa discussione sulla complessità della società italiana deve servire all'opinione pubblica per riconoscersi nelle istituzioni. Ma su di noi non può aleggiare l'intelligenza del questuante, su di noi deve aleggiare l'intelligenza della politica. Se siamo in grado di dar vita ad un fatto politico effettivo, il Pd non può ignorarlo».
Redazione Agenzia Stampa Italia