(ASI) Il leader dell'Unione di Centro, Pier Ferdinando Casini, torna a parlare della gravosa situazione libica, ribadendo la necessità dell'istituzione di una "no fly zone" ed un conseguente intervento armato nel Paese. "Nei palazzi del'Onu si discute e si temporeggia mentre la popolazione libica continua ad essere massacrata"- afferma in una nota Casini - "L'intera comunità internazionale, ed in particolare l'Ue, nonostante l'approvazione da parte della Lega Araba circa un intervento, stanno temporeggiando dimostrando così impotenza di fronte alla decisione per creazione di una no fly zone che, a mio avviso, è l'unica maniera per risolvere la situazione"
Anche presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione, in linea con quanto affermato da Casini, insiste per una presa di posizione da parte della Comunità internazionale di fronte ai massacri libici ed in merito dichiara: "Mentre l'Europa e l'Italia annaspano tra titubanze e tentennamenti, i mercenari di Gheddafi riconquistano con il fuoco e con il sangue la Libia. Noi dell'Udc avevamo votato già in passato contro gli accordi con il Colonnello ed ora, a maggior ragione, chiediamo che il Governo condanni il dittatore libico. Senza un intervento immediato gli scenari che si andranno a creare saranno ancora più gravi di quelli attuali: tanti giovani che lottano per la democrazia saranno massacrati, le forze d'opposizione si sentiranno abbandonate dall'Occidente e cercheranno l'appoggio degli estremisti islamici ed inoltre l'Europa, ma soprattutto l'Italia, avrà davanti a se una Libia che isolata non mancherà di dimostrare il carattere vendicativo tipico del Rais Gheddafi".