(ASI) "Il disegno di legge in discussione non è uno strumento preventivo è uno strumento di diritto penale". A dichiararlo è il senatore Nico D'Ascola, intervenuto alla conferenza stampa " i Livelli Essenziali Anticorruzione" proposti da ISPE-Sanità, presso la sala Caduti di Nassiryia del Senato della Repubblica.
Il senatore ha spiegato cosa cambierà sul fronte della lotta alla corruzione, qualora il testo discusso da Palazzo Madama dovesse essere definitivamente approvato: " Siamo consapevoli della sua incompletezza, l'intervento punitivo dello Stato deve essere evitato lavorando sul fronte della prevenzione. Non esiste, infatti ,nessuna dimostrazione scientifica che faccia corrispondere l'aumento della pena alla diminuzione dei reati, così come ho argomentato nella mia relazione in Aula" . All'incontro, hanno partecipato anche il presidente ISPE-Sanità, Francesco Macchia, l'ex magistrato Gherardo Colombo e il giornalista Piero Badaloni, che hanno ricostruito il contesto e la lotta condotta in quegli anni comparandola con il fenomeno corruttivo contemporaneo, stimolati dal vice segretario generale di Comunicazione Pubblica, Marco Magheri.
Redazione Agenzia Stampa Italia