(ASI) Proprio la Tunisia che ha lottato per la libertà di espressione e per la democrazia è l'ultimo obiettivo dell'ondata di sangue e violenza firmata dal "Consorzio del Terrore". L'attentato condotto ieri da una cellula jihadista al museo del Bardo ha portato alla morte di turisti di diversa provenienza, ai quali si sommano 2 tunisini ed oltre numerosi feriti. Tra le vittime 4 italiani hanno perso la vita, mentre 10 riportano gravi ferite. Il Premier Habib Essid prospetta una guerra lunga e faticosa: "Dobbiamo mobilitarci ad ogni livello contro il terrorismo senza distinzioni di Paesi o religioni."
La (Co-mai) esprime il suo dolore per l'accaduto per il propagarsi a macchia d'olio del terrorismo portato avanti in nome dell'Islam e della religione e condanna con fermezza ed esprime solidarietà ai familiari delle vittime.
"Non c'è religione dinnanzi a queste atrocità, l'Islam non ha niente a che vedere con tutto questo", commenta il Presidente di Co-mai Foad Aodi. "Dobbiamo lavorare insieme contro l'ignoranza ed il pregiudizio che è punto di partenza e insieme di forza del terrorismo". Il Presidente di Amsi, Co-mai e Uniti per Unire riporta i dati preoccupanti trasmessi al Convegno della Lega Araba in Tunisia di novembre sull'immigrazione irregolare:
"Nel nostro viaggio in Tunisia per il Convegno Internazionale Organizzato dalla Lega Araba, il Governo tunisino aveva già mostrato la sua preoccupazione per i piu' di 5000 giovani tunisini partiti dalla Tunisia tramite il viaggio in Libia o Turchia per arruolarsi al Isis in Siria ed in Iraq ,di questi hanno fatto ritorno in Tunisia piu' di 500 giovani pentiti e numerosi sono stati uccisi prima di scappare. L'Isis è diventato un franchising radicato nel territorio dell'Iraq, della Siria, della Libia e della Tunisia che trova proseliti tra un numero crescente di simpatizzanti. Dobbiamo fermare questo Franchising anche in Europa ed in Italia controllando il web ,video musicali ,Album per gli imam ,mappatura delle Moschee ufficialmente riconosciuti e combattere ogni forma di razzismo religioso e culturale che da' alibi agli stessi terroristi .Questi sono alcuni punti del nostro progetto della "buona immigrazione" composto da 10 proposte di competenza interministeriali che stiamo presentando agli esponenti del Governo Matteo Renzi per incrementare la sicurezza da e verso i nostri Paesi di origine. Urge regolarizzare l'immigrazione, urgono nuovi accordi bilaterali che siano supportati dalla diplomazia e dalla sicurezza internazionale. Confidiamo che i politici italiani accolgano le nostre proposte per il bene della comunità internazionale. La via è solo nell'interazione con il mondo arabo e nello sviluppo del dialogo interculturale ed inter-religioso per obiettivi mirati e senza strumentalizzazioni politiche che sono molto pericolose e contro la convivenza pacifica . Siamo vicini alla Tunisia ed ai tunisini che in questo momento vivono nel terrore e nel dolore per le perdite subite. Nessuno è esente dall'avanzata dal terrorismo, servono delle soluzioni concrete. Dobbiamo lavorare con i nostri politici per una vera cooperazione internazionale e combattere ogni forma di propaganda mediatica utilizzato dal Isis ed i suoi soci del terrore per promuovere il "Franchising del Terrorismo nel mondo " ed il "Consorzio del Terrore internazionale " formato dai principali movimenti terroristi ed estremisti che colpisce tutti senza distensione tra musulmani ,cristiani ,arabi ,ebrei e copti ecc.. per fermare ed evitare la terza guerra mondiale ".Conclude il Presidente Aodi.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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