(ASI) Roma - «Nessun dato nuovo, nessuna precisazione, solo una serie di dichiarazioni nebulose: la risposta del viceministro De Vincenti al nostro question time in Commissione è del tutto insoddisfacente.
Quello che ci appare evidente è che a pagare saranno i consumatori». È il commento di Davide Crippa, M5S, vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera.
L'11 febbraio la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la Robin Tax, cioè l'addizionale Ires sul reddito delle società petrolifere ed energetiche. Tale tassa, secondo la norma, non doveva essere traslata sulle bollette e le società avrebbero dovuto comunicare i dati all'Autorità per l'energia elettrica e il gas per gli anni di esercizio entro il 2014, che ha il compito di vigilare. Ci sono sanzioni in corso e accertamenti. «Volevamo sapere i dati precisi, ma il Mise è stato evasivo. Non si sa se esistono e quanti siano i contenziosi tra gli operatori e l'Autorità e nessuna rassicurazione sul fatto che non ricadano in bolletta».
I procedimenti sanzionatori in corso sono 15 secondo De Vincenti, e riguardano aziende che non hanno inviato i dati all'Aeegsi. «Il dubbio legittimo a questo punto è che alle imprese convenga di più pagare le sanzioni che inviare i dati che testimonierebbero la traslazione della tassa in bolletta. Il ministero come sempre è dalla parte delle imprese, questa volta energetiche e petrolifere, e mai dalla parte dei cittadini».
Redazione Agenzia Stampa Italia