(ASI) «Non può avere alcuna giustificazione l’infelice battuta di Beppe Grillo sui napoletani nel video lanciato alla vigilia della cosiddetta Notte dell’onestà. Né può bastare il coro delle proteste contro il comico sui social network a reprimerne la stupida e gratuita arroganza».
Parte in quarta come sempre, quando si tratta di difendere Napoli e la sua gente, l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli. Il riferimento è alla frase pronunciata dal comico genovese nel duetto video con Carla Ruocco, parlamentare pentastellata di origine partenopea, definita “geneticamente modificata” in quanto “napoletana che parla di onestà”.
Pisani, che ha già fatto rinviare a giudizio dinanzi al Tribunale di Monza la leghista Donatella Galli per aver scritto su Facebook frasi ingiuriose contro il popolo napoletano, ed è attualmente al lavoro per identificare e denunciare gli “sciacalli” autori di commenti razzisti in occasione della scomparsa di Pino Daniele, afferma infatti che non basta limitarsi alla pur dura critica di carattere politico.
«Da questo punto di vista – dichiara l’avvocato – pare ormai evidente a tutti che esistono ben poche differenze tra simili, inqualificabili atteggiamenti di Grillo e la rozza cavalcata xenofoba di Matteo Salvini. Anzi, quest’ultimo, pur di conquistare posizioni nei sondaggi, sta cercando ora di limitare i toni. Grillo invece, che con il suo movimento sta perdendo terreno, non trova di meglio che affidarsi a sparate da vecchio avanspettacolo di quart’ordine, lasciando così trapelare il suo marcato nervosismo, dovuto in realtà alla mancanza di idee e proposte». «Ma non è certo detto – aggiunge Pisani – che a farne le spese debbano essere i napoletani. Credo pertanto sia giusto e doveroso chiedere al comico, in nome e per conto degli abitanti della nostra città, un risarcimento in Tribunale che, se concesso dal giudice, potrà servire ad attivare corsi di legalità gratuiti a beneficio di quei tanti pubblici amministratori del nord macchiatisi di corruzione e di altri reati che decisamente fanno a pugni con il concetto di onestà».
Redazione Agenzia Stampa Italia