(ASI) Roma - "Le conseguenze della cessione della rete elettrica di proprietà di Ferrovie dello Stato a favore di Terna S.p.A , inserita con un emendamento del Governo all'interno della legge di Stabilità approvata alla Camera lo scorso dicembre, ci preoccupano molto per le
inevitabili ricadute in termini di aumento del prezzo dell'energia elettrica e di rincari delle bollette per i consumatori, costretti a pagare due volte la stessa rete, avendola in parte già finanziata con le loro tasse attraverso i trasferimenti alle Ferrovie Italiane": sono le parole dei deputati della Commissione Trasporti del M5S.
«Inoltre, la cessione, per circa un miliardo di euro, della rete elettrica nazionale a Terna sembra presentare alcuni profili di incompatibilità con la normativa comunitaria che considera tutti gli impianti per il trasporto dell'energia elettrica per la trazione dei treni elementi essenziali dell'infrastruttura ferroviaria ed esclude la remunerabilità del capitale investito delle linee di contatto».
I deputati Cinque Stelle della Commissione Trasporti hanno quindi indirizzato un'interrogazione scritta al Ministro Lupi per sapere se "la cessione della rete elettrica da parte di FS ricomprenderà o meno le linee aeree di contatto, asset che per il quale le leggi europee escludono esplicitamente la remunerazione, e quali provvedimenti intende assumere il Ministro per scongiurare gli effetti negativi che la cessione della rete elettrica a Terna determinerà su piccole imprese e famiglie, a partire dal 2015, in termini di aumenti del costo dell'energia elettrica per i consumatori".
Redazione Agenzia Stampa Italia