(ASI) “Primo punto del programma: meno tasse. Secondo punto: meno tasse. Terzo punto: meno tasse”- è con queste parole che Silvio Berlusconi annuncia il rilancio Forza Italia. Un Berlusconi rinvigorito, che con una forza e un carisma paragonabili a quelli dei giorni migliori, non risparmia critiche agli avversari e lancia una nuova Forza Italia.
Dopo l’esperienza del “No Tax day” che ha visto Forza Italia mobilitare le piazze contro la politica economica del governo Renzi, il Cavaliere ha rivendicato la posizione del partito all’opposizione di quello che ha definito “il governo dei maghi; quello dei record delle promesse e di più tasse per gli italiani”. Il leader di Forza Italia ha precisato che il Patto del Nazareno resta in piedi solo per pura responsabilità verso il paese, ma che non per questo si può restare indifferenti dinnanzi alle pecche dell’azione di governo. In particolare Berlusconi si è soffermato sull’analisi dei dati su reddito e occupazione mai così disastrosi da 40 anni a questa parte. “Avremo un magro Natale, con un record di disoccupazione nel pieno della crisi”- ha dichiarato il Cavaliere marcando le distanze dal Jobs Act di Renzi. Ha poi proseguito sull’azione economica del governo –“Per noi la casa è un bene sacro. Perciò ci opponiamo a qualunque tassazione sulle prime case degli italiani e ci impegneremo per la riduzione della pressione fiscale”. Ha poi replicato a quanti lo hanno accusato di stare facendo campagna elettorale per il proprio partito dichiarando –“ Siamo già in campagna elettorale. Non sappiamo se le elezioni si terranno in primavera con il Consultellum, o dopo con l'Italicum, ma di certo siamo in una democrazia non è tale poiché se la democrazia è il governo del popolo, questo di Renzi è il terzo governo che il popolo non ha eletto”. Non ha risparmiato critiche anche a Grillo, alle prese con una opposizione interna sempre più forte e agguerrita al punto da richiedere la creazione di un organo apposito, il Direttorio dei 5, per tenere insieme un Movimento 5 Stelle in piena perdita di consensi a causa di un azione politica spesso confusionaria e a tratti anche contraddittoria. Tornando in casa Forza Italia, il Cavaliere ha dettato le linee guida volte al rinnovamento del partito e della sua azione sul territorio. In questo quadro Berlusconi ha posto l’accento sulla necessità di individuare nuove leve da crescere e formare affinché rappresentino un partito più vicino alle istanze dei territori e dei partiti. “Bisogna individuare delle persone da istruire per poi mandarle in tv, mentre qualcuno dovrà sacrificarsi e rinunciare, perché se va troppo in televisione l'effetto è contrario”- ha precisato il Cavaliere. Proprio ricollegandosi al tema delle nuove leve per il partito, il leader di Forza Italia ha espresso con forza il suo no alla “rottamazione” come fenomeno di pura immagine volto a un rinnovamento solo apparente e spesso privo di contenuti effettivi. “Non si rottamano le persone; si rottamano le cose.”- e ha poi citato Plutarco -“le guerre si vincono con la forza dei giovani e l’esperienza dei vecchi”.
Cenusa Alexandru Rares – Agenzia Stampa Italia