(ASI) «Quanto accaduto ieri sera davanti al centro per i malati di Alzheimer di via Salorno è l'ennesima conferma dell'incapacità amministrativa di Marino, della sua giunta e di tutta la sinistra italiana che pretende di governare con gli occhi mascherati dal prosciutto del buonismo e della finta accoglienza.
L'assessore Cutini deve ancora dare valide spiegazioni sul cosa intenda per le parole "sostegno sociale" e "sussidiarietà", se anche intenda essere un amministratore che lavora per i cittadini romani, o se, piuttosto, non voglia favorire nella Capitale situazioni disastrose come quelle che abbiamo visto nelle banlieux parigine qualche anno fa. Le periferie romane stanno esplodendo, non solo a causa dell'aumento degli immigrati, dei clandestini e del moltiplicarsi di fenomeni di illegalità, ma anche e soprattutto a causa della mancanza dei servizi essenziali – trasporto pubblico, illuminazione delle strade, asili e scuole -. Tutto questo la giunta Marino spera possa essere risolto tramite provvedimenti velleitari, come l'introduzione delle red zone, la diminuzione delle risorse destinate alla sicurezza e la presa in carico di un numero superiore di immigrati in proporzione alla media delle altre grandi città italiane. Da ultimo – come accade all'infernetto - si pretende di poter accogliere in strutture destinate alla cura di ammalati gravi minorenni clandestini che provocano risse e danno fuoco agli stabili. Nei terreni del "Villaggio della Solidarietà" di via Salorno, inaugurato lo scorso marzo dallo stesso Presidente Tassone che nulla sapeva dell'arrivo dei 24 minori egiziani, oggi sono presenti ben otto casali assegnati alla cooperativa Domus Caritatis con l'intento di fornire servizi di cura del disagio sociale e sostegno ai portatori di handicap. Inizialmente si era anche ipotizzata la realizzazione di un centro per il supporto alle donne che hanno subito violenza. In un municipio come il nostro, dove la violenza sulle donne è diventata una vera e propria emergenza sociale, non si può pretendere di mettere per l'ennesima volta in attesa tutte quelle donne che già con estrema fatica lottano quotidianamente per la propria sopravvivenza.
Chiediamo pertanto all'Assessore Droghei di prendere l'impegno preciso di restituire il complesso ai cittadini, ripristinando l'iniziale destinazione d'uso dei casali , che prevedeva anche la realizzazione di un dopo scuola per i bambini e progetti per il sostegno ai portatori di handicap».
Lo dichiara Cinzia Pellegrino referente per Roma Capitale del Dipartimento di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale dedicato alla tutela delle Vittime di violenza.
Redazione Agenzia Stampa Italia