(ASI) In attesa dell'incontro tra il premier Berlusconi e l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, fissato per discutere sul futuro della fabbrica torinese, l'opposizione continua a fare pressione.
Cesare Damiano, capogruppo Pd in commissione lavoro, riferendosi alle dichiarazioni di Marchionne in cui annunciava un possibile spostamento della sede della Fiat negli Usa afferma in una nota: "Il fatto che Sergio Marchionne dichiari che il tema dello spostamento delle sedi da Torino negli Stati Uniti non sia all’ordine del giorno, è importante. In questo momento c’è bisogno di serenità e di certezze, non di uscite improvvisate. Ci auguriamo che nell’incontro di sabato il governo ponga finalmente le giuste domande all’azienda e si impegni a sostenere, con un’adeguata politica industriale, un settore strategico per l’economia del Paese. Purtroppo, fino a ora, tutto questo non è avvenuto e gli unici ai quali sono stati chiesti preventivamente i sacrifici sono stati i lavoratori. Adesso è il tempo dello scambio: maggior utilizzo degli impianti, maggiore produttività devono corrispondere alla conoscenza dei contenuti del piano strategico di Fabbrica Italia, l’ammontare delle risorse che Fiat intende investire in ogni stabilimento, un chiarimento sulle linee di prodotto e le garanzie occupazionali. Queste risposte la Fiat le deve al Paese e ai lavoratori".