(ASI) "Un appello a lei presidente, perché ci salvi da una classe dirigente inetta e inconcludente. Roma e il Lazio hanno bisogno di un cambio di passo e la sua intenzione di contrastare una burocrazia corrotta e inefficiente, ha acceso nei cittadini una vaga speranza di riscossa che, ci auguriamo, non venga delusa".
L'invocazione è del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che continua: "La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione, in completa solitudine, assunta da Nicola Zingaretti - presidente della Regione Lazio e commissario ad acta per la sanità - di far lievitare del 20 per cento gli stipendi dei manager sanitari di fresca nomina, al netto dei premi per il raggiungimento degli obiettivi. Una decisione assurda, un affronto per i cittadini, alle prese con un servizio sempre più costoso e infefficiente: giorni, non ore, di attesa in pronto soccorso prima di trovare un posto letto, infermieri spesso aggrediti quali capri espiatori di un disastro non certo provocato da loro, liste di attesa di mesi e mesi per ottenere una prestazione, quando non ci si sente rispondere che 'le agende sono chiuse'; e ancora ospedali sempre più al collasso, tra servizi chiusi e strutture fatiscenti e disorganizzate. E un proliferare di consulenti esterni e servizi in outsourcing, con discutibili prestazioni professionali. Tanto per fare un esempio: con gli aumenti concessi ai manager, giustificati quale 'equa retribuzione', si potevano dotare le ambulanze di defibrillatori, oggi inesistenti, oppure mettere un medico a bordo almeno su 50 vetture, attualmente prive, con grave rischio per l'incolumità dei cittadini. Interrompiamo per pudore la lista ma siamo certi che lei, presidente, con la sua ferrea determinazione, possa porre un argine a tale cupa deriva".
Redazione Agenzia Stampa Italia
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