(ASI)“L’Italia detiene il drammatico primato in Europa per il consumo di droga e invece di affrontare con serietà e lungimiranza questo problema, la Consulta decide di fare un passo indietro rendendo incostituzionale la Fini-Giovanardi.
La legge Fini-Giovanardi ha degli aspetti estremamente positivi. Prima di tutto perché prevede l’equiparazione tra droghe leggere e droghe pesanti e dunque riconosce il giusto peso agli effetti negativi dipendenti dall’uso improprio di qualsiasi tipo di droga. Inoltre viene concessa la possibilità ai tossicodipendenti che commettono reati, con pene non superiori ai quattro anni, di scontare tale pena presso strutture di recupero, sicuramente più idonee al reinserimento sociale. Anche da un punto di vista penale vengono puniti solo gli spacciatori, prevedendo per i consumatori un percorso di recupero. Dunque depenalizzare il reato, ritornando alla legge Iervolino-Vassalli, non aiuterebbe né i tossicodipendenti ad avere delle cure adeguate né gli spacciatori ad avere pene certe”.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione