(ASI) “Questa riflessione mi sento di rivolgerla a tutti gli elettori di centrodestra e di destra, in particolare a tutti coloro che vengono dal Msi prima e da AN poi.
Definire i valori della destra non è mai stato un gioco facile. Anche perché forse è più corretto parlare di destre, con conseguente confusione. Eppure, una sintesi su alcuni grandi valori è possibile: il senso delle istituzioni e l’etica pubblica, la Patria prima di tutto, la libertà economica così come la giustizia sociale, la sobrietà e il senso del limite, la legalità e l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti la legge, l’ordine e l’autorità. Mi fermo qui. Ebbene, non c’è uno solo di questi valori che non sia stato tradito da Silvio Berlusconi. Le cronache di questi giorni sono lì a confermarlo”, comincia così l’editoriale di Italo Bocchino, presidente dei Deputati di Futuro e Libertà, sul sito di Generazione Italia.
“Il senso delle istituzioni è stato svilito – scrive Bocchino – da un Presidente del Consiglio che organizza festini con ragazzine più o meno svestite. L’etica pubblica è stata mortificata dal refrain ripetuto maniacalmente “a casa mia faccio quello che mi pare” (dando ragione al famoso sketch di Corrado Guzzanti sulla Casa delle Libertà). Il valore della Patria, che per gli uomini e le donne di destra viene prima di tutto, è stato tradito nel momento in cui Berlusconi si ostina a non mollare la poltrona di Presidente del Consiglio, esponendo la nostra Patria al ludibrio, alla presa in giro, allo sfottò internazionale. Una ostinazione sorda e cieca che non ha eguali nella Storia di nessun altro Paese occidentale”.
“E poi la libertà economica – si legge sul sito di Generazione Italia – tradita da politiche che hanno portato la pressione fiscale a livelli record, a stringentissimi controlli sulla circolazione della moneta, mentre poi girano bustarelle da 5000€ a serata donate dal Presidente del Consiglio a ragazze di facili costumi. Mentre una donna italiana su due non trova lavoro; mentre le giovani italiane che hanno avuto la fortuna di trovare un impiego ci mettono cinque, sei, a volte anche sette mesi per arrivare a guadagnare 5000€. E così si finisce per tradire un altro valore della destra: la giustizia sociale”.
“Poi la sobrietà, il senso del limite, valori completamente traditi – continua il Presidente dei deputati di FLI – dalle recenti vicende, da quei party grotteschi, gretti e volgari che nessun uomo o donna di destra immaginerebbe mai di ospitare a casa propria. E che invece sono stati ripetutamente organizzati nella abitazione del presidente del Consiglio. E poi la legalità, un valore fondamentale per tutti gli uomini e le donne di destra. La legalità non è solo il rispetto delle leggi, ma un modo di comportarsi e di agire sempre al di sopra di ogni sospetto. Mentre invece tra telefonate in questura, frequentazioni con minorenni e festini con le escort si crea un clima torbido, un’area grigia, un compromesso morale (che addirittura si vorrebbe giustificare), alimentando quel clima di illegalità diffusa non estraneo al nostro Paese. Ecco perché Berlusconi ha tradito un altro valore di destra”.
“E poi – insiste Bocchino – l’uguaglianza dei cittadini davanti la legge: per la destra si tratta di un valore fondamentale. Come negli anni ’70 ci facevano ribrezzo le assoluzioni politiche e il rifiuto dei combattenti per il comunismo di riconoscere i Tribunali, per loro armi borghesi e strumenti del capitalismo, oggi è imbarazzante vedere il Presidente del Consiglio che per l’ennesima volta si rifiuta di andare dai giudici, attacca la magistratura e cerca un’assoluzione “politica” pericolosa e inaccettabile”.
“E poi l’ordine (“fondamento di tutte le cose”, diceva il grande Edmund Burke) morale e sociale, che vuole essere travolto nel nome di un relativismo totale, in base al quale tutti possono fare tutto, a prescindere dalle regole, dalla morale, dal buon senso, degradando in tal modo la libertà in liceità. Il disordine nella vita di Silvio Berlusconi, già evidenziato da Veronica Lario, è nulla al confronto con il modello sociale disordinato rappresentato e difeso dal premier. Un modello che tradisce tutti i valori della destra. Compreso l’ultimo di questa mia breve lista: l’autorità. E l’autorevolezza. Che ha perso totalmente l’istituzione Presidenza del Consiglio, nel momento in cui non passa un giorno che saltino fuori sempre nuove rivelazioni più o meno piccanti che riguardano la vita del titolare (pro-tempore, qualcuno glielo dica) della Istituzione in questione. Senza autorevolezza non c’è ordine, senza ordine non c’è coesione sociale e così si disgrega una comunità, un Paese. Il nostro amato paese. Ed ecco l’ennesimo tradimento consumato da Berlusconi ai danni di un valore di destra. Per tutti gli elettori di centrodestra credo che oggi sia più facile capire le ragioni che hanno portato Gianfranco Fini a prendere le distanze da Silvio Berlusconi. E sono convinto che li ritroveremo tutti accanto a noi per costruire il vero centrodestra nel nostro Paese”, conclude Bocchino.