Giornale multimediale Agenzia Stampa Italia Notizie, Sabato 5 Aprile 2025 - ore 07:49:09
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Porzus, Zeffiro Ciuffoletti (UniFI): "Dramma tra guerra civile e guerra etnica"

(ASI) di Marco Petrelli - Docente di storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Firenze, il professor  Zeffiro Ciuffoletti ha partecipato alla presentazione fiorentina del film di Renzo Martinelli "Porzus". Nulla di strano, potrebbe obiettare qualcuno: la pellicola risale al 1997; eppure qualcosa di innovativo nell'incontro c'è stato, il fatto cioé che si parlasse di una pagina tra le più oscure e drammatiche della Resistenza, tutt'ora al centro di polemiche aspre anche per il contesto nel quale si consumò.

La vicenda Il 7 Febbraio 1945 un commando di un centinaio di partigiani comunisti della "Natisone" sale alla malga di Porzus, pochi chilometri a nord di Udine, per occupare e arrestare una ventina di uomini delle Osoppo, brigate cattoliche e liberali, uniche unità non comuniste sul confine orientale italiano.

L'accusa del comandante "Giacca" (Mario Toffanin) è pesante: collaborazione con la Decima Mas e con i tedeschi; pena la morte. In undici giorni la brigata è falcidiata. Tre i superstiti. Poi, l'oblio, fino alla metà dei Novanta quando Martinelli immortala su celluloide questa terribile vicenda.

Il parere dello storico L' argomento è spinoso e delicato da trattare. Ci siamo rivolti, allora, al professor Ciuffoletti al fine di ottenere una descrizione dell'episodio scevra dalle polemiche che hanno invece tormentato per anni l'opera di Marinelli.

Professore cosa è stato Porzus?

L'incrocio di più fenomeni in seno ad una guerra civile. Sì, guerra civile come la chiamò lo storico Claudio Pavone che di fatto sdoganò un termine per lungo tempo appartenuto alla destra. Pavone indicava in quel conflitto tre attori: eserciti nemici, guerra civile e guerra etnica. Non dimentichiamo il contesto in cui avvenne la strage di Porzus: a due passi dal confine con la Slovenia dove le persecuzioni ai danni di italiani da parte dei militi di Tito furono numerose e drammatiche.

Porzus, le foibe e l'esodo sono dunque collegati?

Vorrei richiamare l'attenzione sul contesto dell'Italia nord orientale nel 1945. In Friuli erano presenti forze titine che godevano peraltro dell'appoggio di alcune realtà locali e dei "garibaldini" friulani; il PCI era a conoscenza della penetrazione di slavi in Friuli e di fatto aveva "accettato" di perdere la regione al termine della guerra. Le Osoppo, dal canto loro, si trovarono tra due fuochi, in una zona nella quale durante la Grande Guerra si erano combattute aspre battaglie e quindi dalla forte connotazione identitaria italiana.  Il non essersi adeguati ai piani di annessione di Tito, il non aver accettato che terre italiane passassero agli sloveni ha costato loro la vita.

Si diceva ospitassero una spia...

Sì, denunciata da Radio Londra. Ma lei capisce come in quei tempi di guerra e di paura fosse piuttoosto   facile essere additati a spie: l'accusa di spionaggio poteva caderti addosso se avevi tentato di salvare la pelle o magari per errore.

In occasione dell'uscita del film nelle sale, uno dei sopravvissuti, il comandante "Centina", dichiarò che su quella storia si sarebbe dovuta mettere una pietra sopra. Perché per decenni gli ex partigiani hanno dimenticato?

Nel corso del secondo dopoguerra la Resistenza è stata sovente mitizzata, retoricizzata. In questo processo celebrativo alcune pagine "nere" come Porzus sono state rimosse o dimenticate. Solo un esempio: il Dizionario della Resistenza del 2001 non cita l'episodio.

Gli storici della Resistenza non avrebbero avuto tutto da guadagnare nel separeare le "mele marce" da chi si batté per valori di libertà?

Il problema sta nel mestiere di storico. Ci fosse stato un approccio più scientifico, più oggettivo nello studio degli eventi, se ci fosse stata una ricerca e un'analisi più approfondita delle fonti si sarebbe contribuito non solo a fare luce sul dramma di Porzus, ma a creare anche una memoria più condivisa.

Marca Petrelli - Agenzia Stampa Italia

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

onSquarta.jpg

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Gasparri (FI): giudizio positivo di FI sul decreto in materia di sicurezza

(ASI)“Giudizio positivo di Forza Italia sul decreto in materia di sicurezza varato oggi dal Consiglio dei Ministri. Che non solo non vanifica il lavoro parlamentare sin qui svolto, ma ...

Marco Rizzo: " La nostra, a Milano a l'unica vera piazza per la pace.

I 5 Stelle? Non sono pacifisti ma opportunisti  hanno salvato la Von Der Leyen e  alle amministrative sono alleati del guerrafondaio Calenda"  Marco Rizzo e Francesco Toscano, leader ...

Sanità, Giordano (Ugl Matera):" Dopo anni di difficoltà, verso una ricostruzione sociale ed economica".

(ASI)"Policoro ripercorre le tappe dell'ospedale dalla sua distruzione alla rinascita. Il segretario provinciale dell'Ugl Matera Pino Giordano ha espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto che dopo anni di ...

Dl Sicurezza, Molteni: risultato storico per Forze di Polizia e sicurezza italiani

(ASI) Roma – "Il decreto legge Sicurezza approvato oggi in Consiglio dei Ministri, che recepisce integralmente le norme già contenute nel precedente ddl Sicurezza, è un provvedimento storico, epocale, di straordinaria importanza, ...

DL Sicurezza, M5S: modifica Art.31 risultato nostra battaglia

(ASI)Roma,- "Fermo restando lo scempio formale e sostanziale del decreto varato al posto del Ddl e che il testo rimane imbottito di norme inaccettabili, le varie modifiche apportate ...

Emanuele Prisco: "Bene decreto su misure non più rinviabili a tutela di cittadini e forze dell'ordine"

(ASI)"Bene Decreto sicurezza approvato oggi in CDM che contiene importanti e non rinviabili disposizioni a tutela delle forze dell'ordine e a garanzia di maggiore sicurezza nelle nostre città per ...

Sicurezza. Montaruli (FdI): Bene decreto, immediatezza che risponde a esigenze

(ASI) "Bene il decreto sicurezza, entra in vigore, con norme che saranno immediatamente utili a supportare le Forze dell'ordine e cancellare quella predizione di colpevolezza che qualcuno vorrebbe nei loro ...

Dazi, Ricci (Pd): "Al governo del mondo un pensiero sovranista di chiusura del quale vediamo i primi effetti nefasti". "UE unita dia risposte a cittadini e imprese"

(ASI) "La nostra Assemblea cade in un momento drammatico per il mondo. Mentre noi qui discutiamo di buone pratiche su territori, di gestione delle città, le borse stanno crollando. Mai ...

Borghi a Radio Libertà: per i dazi meglio soli che con la Germania

(ASI) Milano  - "Gli squilibri del commercio internazionale che hanno provocato come risposta i dazi di Trump sono stati da noi denunciati in tempi non sospetti. Le cause sono ...

Stefano Valdegamberi: “Sabato 5 aprile, alle ore 15, sarò a Milano, in piazza della Scala per manifestare contro la politica delle armi e della guerra dell’Unione Europea. Ecco il perchè”

(ASI) "Sabato 5 aprile alle ore 15 intervengo dal palco in Piazza della Scala a Milano nella manifestazione contro il riarmo voluto dall’Unione Europea dei pazzi guerrafondai mentre la società, dalla ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113