(ASI)“Trasferitevi in Calabria. Avrete un futuro scintillante di consiglieri della ‘ndrina. Perché qui non c’è più posto per voi, cerebrolesi. E’ questa la frase apparsa sul profilo facebook di Alessandra Szego, docente di Diritto Penale presso l’Università di Bergamo.
La data è quella del 4 gennaio 2014 e il commento si riferisce alla consegna dei compiti agli studenti. A portare queste parole all’attenzione dell’opinione pubblica ci ha pensato il Corriere della Sera, che sul suo sito internet ha pubblicato anche l’immagine del commento, poi prontamente rimosso dal profilo della docente. Oltre a suscitare grande clamore all’interno della comunità accademica, l’episodio ha provocato anche un forte sentimento di sdegno a livello istituzionale. Ecco le dichiarazioni del Consigliere Regionale Gabriella Albano, vicecapogruppo di Forza Italia:
«Il commento pubblicato sulla bacheca della dottoressa Szego è di una gravità assoluta, prima di tutto perché rivela il mancato superamento certi fastidiosi preconcetti nei confronti della nostra regione, in secondo luogo perché a parlare è una docente universitaria, ossia una persona a cui il nostro paese ha affidato il compito di formare la classe dirigente del futuro. Stupisce che una docente di Diritto Penale parli in questi termini, offendendo deliberatamente non solo il prestigio dell’Ateneo di Catanzaro e dell’Università calabrese in genere, ma la dignità di un’intera comunità regionale. I calabresi non sono né cerebrolesi né tanto meno consiglieri delle ‘ndrine, ma un popolo ricco di cultura e storia così come quello lombardo, un popolo che si è stancato degli insulti gratuiti e ora rivendica la propria identità. Rispediamo al mittente queste idiozie dal retrogusto lombrosiano, con l’augurio che, almeno nelle aule universitarie, il termine “calabrese” non venga utilizzato come etichetta dispregiativa. Sarebbe davvero il colmo».
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