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(ASI) Belgrado - Un nome che dice ancora poco, quello di Goli Otok. In italiano, Isola Calva. Un orrore che fatica ancora a figurare nei libri scolastici attuali. Goli Otok altri non è che il gulag di Tito per eccellenza, ove la Jugoslavia del socialismo reale confinava i suoi nemici, italiani o locali che fossero.

Scrivere 16.101 persone prigioniere, e nello specifico 440 morti, potrebbe non rendere quanto difficile fosse la sopravvivenza in quell'isola, dove ognuno si trasformava in vittima o carnefice del suo vicino. Ecco spuntare, oggi, l'elenco esclusivo dei prigionieri di Goli Otok, dei reclusi nel lager dal 1946 al 1956. Tra di loro anche parecchi italiani, aderenti al Cominform (basti ricordare che Tito aveva rotto con Mosca)  o vittime di errori burocratico - giudiziari.

La rivista politico - culturale croata "Novi Plamen" ha reso pubblico l'elenco esclusivo delle vittime di "Goli Otok". Una lista compilata all’inizio degli Anni Sessanta dall’Udba, i servizi di sicurezza titini, rigorosamente in ordine alfabetico. Un modo per comprendere anche quanti italiani, nello specifico istriani, dalmati, fiumani, quarnerini, monfalconesi e goriziani finiti nelle fauci della macchina da morte titina. E qui, troviamo questi nomi. Ne mancano ancora però molti. La repressione titoista ha colpito cancellando le persone nei fondali degli abissi dell'Adriatico, o seppellendo in fosse comuni ancora sconosciute. Essi attendono ancora un nome ed una sepoltura. Per visionare l'elenco fornito da "Novi Plamen", basta un semplice click:

http://noviplamen.net/2013/12/25/16000-golotocana-po-spisku/

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

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