(ASI) Tutto il mondo politico esprime il proprio cordoglio per il caporal maggiore Luca Sanna di Oristano, deceduto oggi in uno scontro a fuoco in Afghanistan.
E' stato Ignazio La Russa, Ministro della Difesa, il primo a esprimere il suo profondo rammaico dando alla stampa la tragica notizia della scomparsa prematura del giovane soldato
Di Biagio, deputato Fli ha espresso a riguardo: "Desidero esprimere in maniera sentita e commossa alla famiglia del giovane oggi caduto e a tutte alle Forze Armate il mio profondo cordoglio e la mia più viva vicinanza.E' mia intenzione rivolgere ulteriormente gli auguri di pronta guarigione al giovane soldato rimasto ferito, oltre ad un pensiero d'incoraggiamento a tutti i soldati attualmente impegnati in Afghanistan per la costruzione di un futuro di pace in cui la democrazia sia un progetto realmente possibile.
Anche la Lega invita a riflettere sulla missione in Afghanistan alla luce della nuova vittima italiana. "Mi stringo al dolore dei familiari del soldato italiano morto in Afghanistan a Bala Murghab. Questa missione in cui sono impegnati i nostri soldati italiani - afferma il Presidente della Commissione esteri Stefano Stefani - sta presentando ogni giorno di più il conto salato della nobile causa di pace e di stabilità che la Comunità internazionale ha intenzione di perseguire ma che sta diventando più lunga e difficile del previsto. Il sacrificio di oggi deve farci riflettere su come questa missione venga condotta e soprattutto se ci siano margini per aumentare la sicurezza delle nostre truppe".
Per il Pd è Fassino a parlare esprimendo il profondo dolore per la morte di un compatriota e invitando a riflettere circa l'utilità della missione di pace. "Anche questo ulteriore tragico evento- ha affermato il deputato -conferma la necessità di accelerare una strategia che consenta il trasferimento pieno dei poteri e della sicurezza del Paese alle autorità afghane, in modo tale da avviare un programma di graduale riduzione della presenza militare internazionale in quella area”.
Dalle file dell'Italia dei Valori è il Capogruppo in Commissione Difesa al Senato, Giuseppe Caforio, a criticare l'utilità delle operazioni militari nel suolo afghano pagate con la vita di giovani italiani. "L'ennesimo caduto della spedizione di guerra in Afghanistan conferma tristemente l'esposizione a rischi inaccettabili per il nostro Esercito- afferma il capogruppo- Esprimo i sensi del più vivo cordoglio ai familiari della vittima e alle Forze armate. Oggi l'Italia piange la sua 36esima vittima e, di fronte a tale tragedia, il Governo ha il dovere di ammettere con gli italiani che non siamo impegnati in una missione di pace, ma in un vero e proprio conflitto bellico che la nostra Costituzione ripudia. I nostri militari continuano a cadere e solo l'elaborazione di un piano di rientro può scongiurare l'aggravarsi di questa drammatica situazione. Diamo atto al Ministro la Russa di aver finalmente percorso un iter istituzionale corretto, sviluppando stavolta un confronto più chiaro con i vertici militari. Ora però attendiamo che riferisca al più presto in Parlamento sulle iniziative da adottare per l'immediato ritiro del nostro esercito, smettendo – conclude Caforio – di chiedere sacrifici ingiusti ai soldati e ricorrendo invece ad altri e più legittimi strumenti come quelli delle relazioni diplomatiche”.