(ASI) La notizia delle ultime ore è la rumorosa e (al solito) non proprio composta protesta della comunità ebraica innescata da un'osservazione fatta per via telematica dall'Onorevole Renato Brunetta, economista di spicco nonché capo gruppo alla Camera di Forza Italia.
La polemica è scoppiata nel primo giorno di dibattito in aula alla Camera, dopo l'approvazione notturna in Commissione della legge di Stabilità a cui è stata posta (per blindarla) la fiducia al Governo. Anche questa volta, strumentalmente, un singolo argomento viene estrapolato dall'articolato discorso generale dell'On. di FI e viene giudicato autonomamente. In sostanza, Brunetta ha preso in considerazione da economista una serie di impegni finanziari del Governo italiano, alcuni dei quali, motivatamente, egli ritiene superflui o non necessari in questo momento di crisi acuta.
Uno di questi è destinare 900.000 euro per il completamento del Memoriale della Shoah che sorge a Milano. In altre parole in questa congiuntura economica l'On. Brunetta ritiene che il finanziamento non sia una priorità per l'Italia (una marchetta), a causa della crisi economica in atto, e che i 900.000 euro previsti (ma potrebbero essere molti di più) per l'opera sarebbe meglio impiegarli per le emergenze. Per esempio - diciamo noi - per salvaguardare posti di lavoro, per soccorrere esodati e disoccupati, cioè i nuovi poveri. Non si capisce dove sia la materia dello scandalo, visto che si tratta di un'osservazione molto pratica, che qualunque serio funzionario della Ragioneria Generale dello Stato o qualunque avveduto amministratore di soldi pubblici potrebbe fare, al posto dell'On Brunetta.
Purtroppo il governo dei “gemelli siamesi” (Letta-Alfano) perpetua gli errori di chi lo ha preceduto, sperperando le ultime risorse dell'Italia. Basti pensare al da poco approvato rifinanziamento della (impopolarissima) “missione di pace” (si fa per dire) in Afghanistan, il cui costo per 3 mesi è di 300 milioni di euro sottratti di fatto alla Sanità, alla Scuola, ai pensionati, ai disoccupati, alle categorie sociali più deboli. Gli italiani sono fin troppo stanchi di assistere impotenti a queste continue ingiustizie, e Renato Brunetta altro non ha fatto che interpretare il generale malessere. Se dunque la comunità ebraica, come ogni altro gruppo o confessione religiosa, esige il rispetto, ne dimostri per gli italiani sulla soglia della povertà (la maggioranza) astenendosi da simili polemiche. Oggi purtroppo gli italiani necessitano più di pane che di monumenti. Altrimenti il monumento lo si farà sì, ma… allo loro memoria!
Adele Del Vasto
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