(ASI) Roma - "L'austerità non può essere un dogma, perché di solo rigore si muore. Se vogliamo sfruttare tutte le potenzialità di ripresa, l'Europa deve porsi degli obiettivi ambiziosi attraverso un più stretto coordinamento delle politiche economiche, puntando su investimenti per l'occupazione, l'innovazione e la crescita.
Siamo arrivati a un bivio: se l'Europa non cambia, lavora per il populismo". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini nel corso dell'Audizione del Ministro Moavero sugli esiti del Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre alle Commissioni Esteri, Bilancio e Politiche Ue di Senato e Camera. "Superiamo le vecchie contrapposizioni e cerchiamo di guardare alle grandi personalità europee. Nei giorni scorsi il presidente Prodi ha sollecitato una revisione dei parametri fiscali europei; una scossa la chiede oggi anche l'ex cancelliere Schroeder. Il nostro governo deve battere i pugni sul tavolo perché gli italiani stanno facendo i sacrifici richiesti, ma se non muta la politica europea tutto sarà vano; la disoccupazione continuerà a crescere e la strada dello sviluppo rimarrà impervia. Il ministro Moavero ha lavorato bene, ma qui si chiede un cambio di passo".
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