La desecretazione delle rivelazioni dei pentiti era infatti uno dei punti della mia mozione; ne rilevo dunque con piacere l'accoglimento."
La mozione depositata, che si discuterà lunedì e martedì, chiede al governo un impegno a verificare la veridicità delle dichiarazioni rese, con conseguente perimetrazione dei terreni interessati, destinati a diventare aree 'no food'.
La mozione impegna inoltre il governo ad inasprire le pene per i reati di smaltimento illecito di rifiuti, equiparandoli ai reati di stampo camorristico-mafioso.
L'on. Antimo Cesaro sollecita altresì un'indagine conoscitiva, coordinata dal Ministero della Salute, per verificare l'incidenza epidemiologica della presenza dei rifiuti tossici.
Si sollecitano, inoltre, le istituzioni locali, a cominciare dai comuni, affinché diventino parte attiva nella riqualificazione dei territori, anche attraverso la previsione dell'allentamento del patto di stabilità per gli enti locali che intendono concorrere concretamente alla salvaguardia dei territori.
Coerentemente con la proposta di legge presentata dall'on. Antimo Cesaro per l'obbligatorietà dell'insegnamento dell'educazione ambientale nelle scuole, la mozione richiede di affiancare azioni di sensibilizzazione culturale (in primis sulla raccolta differenziata) a quelle di repressione dei comportamenti illeciti.
"Occorre però evitare che attraverso un uso generalizzato e strumentale del grido di allarme 'Terra dei fuochi', coniato dalla meritoria azione di protesta della nostra migliore società civile, non cada pero' sulla nostra Campania un generalizzato 'marchio di infamia' che metterebbe in serio rischio la nostra produzione agroalimentare", conclude l'on. Antimo Cesaro, che presenterà la mozione lunedì in Aula, e si esprimerà poi il giorno successivi in dichiarazione di voto per il gruppo parlamentare di Scelta Civica in merito alle varie mozioni presentate.