×
Attenzione
JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI) L'italiano è universalmente riconosciuto come iperfantasioso, ipercreativo, anche se i brevetti italiani sono quasi inesistenti. L'italiano è capace di tutto ed è pronto a tutto. Né si meraviglia più di niente.
Nelle settimane passate si è sentito di parlare di tutto persino di 'diversamente padri', 'diversamente madri': il tutto nel programma di revisione strutturale del concetto tradizionale di famiglia che invece non ammette altra unione che tra uomo e donna. E' chiaro che il progetto di nuova famiglia proposto coercitivamente da certe minoranze politiche 'sui generis' è destinato a fallire perché si estinguerebbe l'umanità.
L'atro programma che comiuncia a balenare è quello di una nuova grande forza politica trasversale. Sistemato ai servizi sociali Berlusconi, Renzi torna a suonare i tamburi di guerra. Si preannuncia come imminente una scissione del PD. Dall'altra parte le esternazioni 'sui generis' dell'angelico Alfano sono in sostanziale assonanza con quelle del rottamatore fiorentino.
Da una parte i Diversamente Democratici, dall'altra i Diversamente Berlusconiani.
C'è aria di inciucio neo-centrista, ecologicamente malsana...
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione