Le dichiarazioni del Ministro relativamente a prevenzione e appropriatezza rimangono, per ora, solo delle buone intenzioni. I cittadini, invece, continuano a fare i conti con una situazione allarmante: tagli alla sanità pubblica, aumenti dei ticket, rinuncia alle cure e alle prestazioni, liste di attesa interminabili, ecc.
La Federconsumatori è convinta che il tentativo di negare il diritto irrinunciabile alla salute e di distruggere la sanità pubblica, conquista storica del nostro Paese, sia un gravissimo errore.
Le espressioni del Ministro che parlano di “prestazioni non incondizionate solo per chi ne ha veramente bisogno” sono ambigue e pericolose, in quanto aprono la strada ad un sistema “selettivo” che esclude dell’esercizio del diritto e nega l’universalismo delle prestazioni sanitarie.
Chi parla di “universalismo selettivo in base ai bisogni”, forse non conosce o fa finta di non conoscere il vero significato del concetto di universalismo.
Dichiarazioni simili sembrano consolidare sempre più la migrazione verso la sanità privata, da parte di chi può sostenerne i costi, mettendo fortemente in discussione l’art. 32 della Costituzione Italiana.
Non si può rimanere inerti di fronte alla distruzione dei diritti, mettendo a rischio la salute e la vita di milioni di cittadini.