(ASI) Lettere in Redazione - In relazione all’intervista rilasciata da una funzionaria del SUNIA al TGR del 25.09.2013, si precisa quanto segue: Il Comune di Perugia è proprietario di 613 alloggi di Edilizia Residenziale Sociale. Su questo rilevante numero, 5 risultano essere inutilizzabili. Necessitano di manutenzione straordinaria ed è volontà dell’amministrazione assegnarli dopo il ripristino. Il Comune ha previsto dei finanziamenti nel Bilancio per il loro recupero. Recentemente sono stati assegnati 47 alloggi, parte del Comune e parte di ATER a soggetti utilmente collocati nella graduatoria del Bando 2010 ed ATER sta procedendo con la stipula dei relativi contratti.
Per quanto riguarda l’assegnazione, gli alloggi di ERS (edilizia residenziale sociale) possono essere concessi solo secondo i criteri stabiliti dalla Legge della Regione Umbria e non secondo criteri discrezionali. Ci rendiamo conto, e ne abbiamo testimonianza quotidiana, che tanti soggetti vivono in uno stato oggettivo di bisogno, ma questo non è possibile assumerlo come unico criterio di assegnazione. Il Comune di Perugia ha messo in campo altri strumenti, anche di politiche sociali, e nel caso specifico è stato fra i primi comuni in Italia ad assumere misure per l’emergenza abitativa. Infatti, a seguito di “morosità incolpevole”, ha riservato una parte dei propri alloggi a chi si trovava nelle condizioni previste dalla Giunta comunale.
E’ in fase di pubblicazione da parte della Regione Umbria, un bando per reperire alloggi sul libero mercato, da proprietari disponibili ad affittare a canone concordato. Successivamente verrà pubblicato un secondo bando per ricercare proprietari di alloggi disponibili ad affittare a soggetti sfrattati per “morosità incolpevole”. In questo caso la Regione si farà carico di pagare una parte del canone di affitto pari a € 200,00 per 24 mesi , al proprietario dell’immobile.