Lo comunicano in una nota il Segretario Provinciale della Uil Fpl di Roma Francesco Croce ed il Responsabile Uil Fpl Polizia Locale Roma Capitale Franco Cirulli.
L’uso intensivo di uomini e mezzi su pochi siti provocherà in breve un moltiplicarsi del fenomeno dell’abusivismo.
La UIL FPL - concludono Croce e Cirulli - non si limita, tuttavia, a segnalare la miopia del progetto ma propone un’immediata apertura del tavolo di confronto sindacale con il Sindaco di Roma On. Ignazio Marino per un’intesa al fine di mettere le persone immigrate, una volta regolarizzate, in condizioni di svolgere la loro attività in aree e forme appropriate, prevenendo al contempo lo svilupparsi della criminalità sul territorio cittadino e qualificando l operato della polizia locale in termini di prevenzione e controlli amministrativi.
Pietro Bardoscia – Responsabile Ufficio stampa Uil Fpl Roma
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la Lettera Aperta inviata a Marino
Roma, 8 luglio 2013 Al Sindaco di Roma Capitale
Prot. On. Ignazio Marino
LETTERA APERTA
Onorevole Sindaco,
la UIL FPL intende rappresentare che il “presidio” avviato su alcune piazze del centro storico della città contro l’abusivismo commerciale, al di là delle modalità di preparazione ed attuazione (peraltro irrituali, come ha evidenziato la stampa cittadina), non potrà apportare alcun beneficio in termini di risultati, nonostante l’enorme dispendio di risorse umane ed economiche.
La UIL FPL ritiene che la cittadinanza e i lavoratori meritino soluzioni svincolate dall’ansia mediatica che condiziona l’operato dell’Amministrazione in merito alle problematiche della sicurezza urbana. Nello specifico, se il presidio intensivo di cinque piazze con 300 uomini può far piacere a qualche esercente di quelle cinque piazze, il fenomeno represso si diffonde inevitabilmente nelle aree circostanti, alimentando un crescendo di criticità e richieste non più fronteggiabili. Ci pare molto indicativo, in proposito, quanto afferma oggi su un’importante testata non un sindacalista ma un famoso cantautore romano, che chiede “… risposte strutturali e non in termini di ordine pubblico, spettacolari e promozionali per la nuova amministrazione, ma destinati inevitabilmente a non produrre risultati …” (Francesco De Gregori, «Gli ambulanti, le piazze, i suk e l'accoglienza dei romani» sul Corriere della Sera online, 8 luglio 2013).
La UIL FPL continua a pensare che solo un confronto aperto alle organizzazioni sindacali possa condurre all’individuazione di soluzioni efficaci: ragionando in termini propositivi, il nostro sindacato è pronto a impegnarsi in un progetto condiviso che preveda la possibilità di mettere tante persone immigrate, una volta regolarizzate, in condizioni di svolgere la loro attività in aree e forme appropriate, prevenendo al contempo lo svilupparsi della criminalità sul territorio cittadino.
Considerata la complessità dei problemi che gravano sulla città e sul Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale, di cui Lei ha inteso mantenere la delega, la UIL FPL ritiene non più rinviabile l’apertura del tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali della categoria.
Cordiali saluti.
Il Responsabile UIL FPL Il Segretario Provinciale
Polizia Locale Roma Capitale UIL FPL Roma
Franco Cirulli Francesco Croce
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