Nel corso della riunione la Natuzzi ha presentato tutte le difficoltà economiche dell'azienda, individuando nell'elevato costo di trasformazione del prodotto la causa della mancata competitività dell'azienda, costretta a confrontarsi con competitor con costi nettamente più bassi. Una spiegazione che evidentemente non ci ha convinti, sia per l'opacità con cui sono stati forniti questi dati, sia per la mancanza di una strategia industriale che si possa definire tale. In realtà il Piano Industriale vero è proprio non è ancora stato presentato, e nella illustrazione degli interventi dell'azienda spicca in maniera chiara la mancanza di investimenti nel settore produttivo. Su un investimento complessivo di 183 milioni di euro, 165 di questi sono destinati a "comunicazione e marketing". Una proposta evidentemente fragile e perdente, soprattutto se si tiene in considerazione che negli ultimi 10 anni su 420 spesi dall'azienda per rilanciare la produzione, il capitolo di spesa di gran lunga più corposa è proprio quello della pubblicità con 253 milioni di euro spesi, a fronte di soli 30 milioni per il riassetto industriale.
Gli interventi dei presenti, a cominciare dai rappresentanti sindacali, delle istituzioni e dei Sindaci dei comuni interessati (oltre a Liliana Ventricelli erano presenti tra gli altri, l'On. Dario Ginefra, il Sindaco di Santeramo Michele D'Ambrosio e il Sindaco di Laterza Gianfranco Lopane), nonchè del governatore della Basilicata De Filippo e dell'Assessore al Lavoro della Regione Puglia Caroli, hanno richiesto, come primo atto per poter aprire un confronto sereno con l'azienda, il ritiro del Piano di Mobilità per i 1700 dipendenti. Richiesta riformulata dal sottosegretario in una sospensiva del piano e, infine, accolta dalla Natuzzi. Lunedì 15 luglio si terrà un tavolo tecnico in cui iniziare un confronto serrato tra le parti per scongiurare definitivamente i licenziamenti e per elaborare un piano condiviso che possa rilanciare l'azienda.
"La cosa che ci lascia più interdetti è che nel Piano prospettato dalla azienda non si fa riferimento alcuno all'Accordo di Programma per il distretto del salotto imbottito, che mette a disposizione 101 milioni di euro a sostegno dell'occupazione e del rilancio del prodotto. La discussione del tavolo tecnico non potrà che ripartire anche da lì", mette in evidenza Liliana Ventricelli.
"Nei giorni scorsi abbiamo denunciato il progressivo smantellamento del sistema industriale nella nostra regione. Ancora una volta vogliamo ribadire che la soluzione non può, e non deve essere, ridurre l'occupazione. Da questa crisi se ne esce solo se si è in grado di elevare la qualità del prodotto, specialmente nel manifatturiero. In ogni caso saremo al fianco dei lavoratori della Natuzzi, e nelle istituzioni a difendere i loro interessi," dichiara infine il Segretario Regionale Pierpaolo Treglia.
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