Intanto non si placano i toni polemici degli esponenti del Pdl che sostengono un uso politico della magistratura da parte di giudici troppo ideologizzati.
"Non saremo noi a mettere in crisi questo governo- rassicura Silvio Berlusconi, rilanciando poi contro le decisioni delle toghe- Queste sentenze arrivano in un momento cruciale mentre cerchiamo di tirare fuori l’Italia dalle difficoltà con una collaborazione non facile con il Pd. La sentenza di ieri rappresenta a tutti gli effetti una provocazione preparata dalla parte politicizzata della magistratura che da vent'anni cerca di eliminarmi come principale avversario della sinistra. Lo stesso rinvio a giudizio di Napoli fa parte di questo uso politico della giustizia" ha tuonato l'ex premier.
Brunetta: Così i giudici ideologizzati distruggono la vita democratica. "La sentenza della corte d’appello di Milano contro Berlusconi rappresenta un accanimento giudiziario che finisce col distruggere la vita democratica in Italia. La sentenza rappresenta un atto di accanimento insopportabile e indecoroso. La maggior parte dei giudici italiani affronta impegni straordinari, ma una parte di loro é ideologizzata e questo é sotto gli occhi di tutti”. Lo ha affermato in una nota Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera.
Sacconi: L'anomalia giudiziaria italiana riguarda tutti. Il combinato disposto della sentenza di Milano e della frettolosa richiesta di rinvio a giudizio di Napoli offrono un quadro emblematicamente allarmante dell’ uso politico della giustizia politicizzata in Italia".
A dichiararlo è l'ex ministro e attuale senatore del Pdl, Maurizio Sacconi che aggiunge: "Ciò ripropone alle forze politiche di governo e alle istituzioni della Repubblica la responsabilità di individuare modi con i quali l’Italia possa uscire dalla morsa di una anomalia che investe ogni persona fisica e giuridica, genera instabilità ed insicurezza nella dimensione pubblica come in quella privata. Nessuno può farisaicamente confinare nella sfera privata di Silvio Berlusconi questo nodo vitale della Repubblica, nessuno puo’ pensare di lucrare politicamente o privatamente dall’aggressione giudiziaria nei suoi confronti. L’anomalia peraltro investe tutti gli ambiti di giustizia ed arriva a minare direttamente la propensione ad intraprendere e gli stessi principi etici della tradizione nazionale come la vita o la famiglia naturale. La soluzione politica di questo problema e’ determinante per la ripresa della vitalità sociale, economica, istituzionale.
Fontana: Mobilitazione Pdl contro l'uso politico della giustizia. "Ieri dai giudici di Milano è venuta l’ennesima conferma che la mobilitazione contro l’uso politico e 'personalizzato' – della giustizia non solo è legittima, ma è necessaria. Bene facemmo, dunque, noi parlamentari del Pdl, a manifestare davanti al palazzo di Giustizia". E' quanto dichiarato in una nota dal membro del Coordinamento Nazionale del Popolo della Libertà, Gregorio Fontana.
"Altre manifestazioni- continua Fontana- dovranno essere organizzate per sensibilizzare gli italiani contro l’accanimento giudiziario nei confronti di Silvio Berlusconi. Diciamo “basta” a queste sentenze annunciate, emesse sulla base di teoremi politico-giudiziari. E ci mobiliteremo contro questo ennesimo atto di ostilità politica rivestito di formule giuridiche e contro ogni altro tentativo di espellere dalla scena pubblica uno statista come Silvio Berlusconi e ad azzerare un grande partito popolare e democratico come il Pdl".
Redazione Agenzia Stampa Italia