(ASI)Nella seduta di ieri, 28 marzo, le due cariche sono state assegnate ad Antonio Bruno, che diventa vicesegretario vicario con deleghe al Settore politico ed all’organizzazione, e ad Antonino Gennaro, vicesegretario nazionale con deleghe alla tesoreria del partito, alla cultura e ai rapporti con la stampa.
Entrambi affiancheranno il segretario nazionale Renato d’Andria nell’attività già intrapresa di rilancio del Partito su tutto il territorio nazionale. Antonio Bruno, nato il 2 agosto 1945 a San Marzano di San Giuseppe (in provincia di Taranto), è stato Senatore della Repubblica nel corso della XI Legislatura e Sottosegretario di Stato alla Difesa per il PSDI negli anni 1991 e 1992. Nel corso della sua attività politica si è contraddistinto, fra l’altro, per il costante impegno nella lotta alla criminalità organizzata, un fronte sul quale si è battuto proponendo di affiancare l’azione dell’esercito a quella delle forze di polizia. Antonino Gennaro, fondatore ed animatore del Circolo Giuseppe Saragat di Catania (democraziasocialista.it), è già da tempo accanto a Renato d’Andria nel comune impegno di riportare i valori del socialismo democratico al centro dell’agenda politica nazionale e nel cuore degli italiani. Prosegue intanto il rinnovato radicamento territoriale del PSDI a livello regionale, un percorso che vede impegnato personalmente il segretario nazionale d’Andria nell’intento di offrire punti di riferimento politico e di ascolto su tutto il territorio nazionale. Dopo la recente apertura della Sezione di Torino, con la consegna ufficiale della bandiera del Partito, si annuncia a breve il varo si nuove strutture analoghe a Milano e a Napoli. A febbraio c’è stata invece la consegna della bandiera alla Sezione PSDI della Toscana, il cui referente, Luca Biagini, è stato chiamato a far parte della Direzione Nazionale. «La ritrovata presenza dei valori socialdemocratici sui diversi territori del Paese – commenta il segretario nazionale Renato d’Andria – conferma la nostra volontà di lavorare nel segno di una pacificazione nazionale che, come andiamo dicendo da tempo, superi gli scontri e le divisioni per riunire le forze migliori e lavorare insieme, avendo a cuore la salvezza della nostra economia ed il rilancio delle grandi risorse che l’Italia e i suoi cittadini possiedono da sempre. Se questo sforzo sarà compreso da tutti – conclude il segretario – faremo vedere all’Europa di che cosa gli italiani sono capaci, con il loro ingegno e con tutto l’orgoglio di una Nazione che ha una grande Storia». Non a caso, in un’intervista della scorsa settimana – lanciata con la Newsletter PSDI del 25 marzo scorso e tuttora presente sul sito – d’Andria aveva nuovamente rivolto alle forze politiche il suo accorato appello rivolto a quella “pacificazione nazionale” indispensabile per le sorti del Paese ed oggi, all’indomani del fallimento di Bersani, da tutti invocata.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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