(ASI) Alla Temporary gallery, Terrazza Bar al Ponte, via Ponte Pietra, 26 a Verona il prossimo 24 marzo, sarà inaugurata una esposizione che raccoglie numerose fotografie, scattate nei teatri di guerra del mondo, da alcuni freelance italiani:
«Per sempre in guerra: uomini in armi». Gli scatti sono stati fatti in Somalia, Afghanistan, Mozambico, Libano, Nicaragua, Etiopia, Birmania e altri fronti di conflitto, dove, l’occhio della macchina fotografica, ha fermato soldati e civili coinvolti nella tragedia dei combattimenti.
Il titolo della mostra suggerisce una riflessione sul comportamento dell’uomo che decide di armarsi, e di accettare il ruolo sacrificale di combattente, con l’unico scopo di dare un senso alla sua esistenza, pur di non rinunciare al sogno di un futuro migliore.
Gli autori Fausto Biloslavo, Gian Micalessin, Giuliano Koren e Franco Nerozzi, hanno permesso la pubblicazione di questi scatti, compresi quelli dell’amico reporter Almerigo Grilz, deceduto in Mozambico nel 1987.
Le loro foto numerate e firmate potranno anche essere acquisite durante l’esposizione. I proventi verranno destinati interamente al sostegno del progetto «Mobile Health Clinics» (Cliniche Mobili) del Dipartimento per la Salute e il Welfare dell’Unione Nazionale Karen (www.karennationalunion.net), che si occupa del’assistenza sanitaria e sociale alla popolazione Karen, che vive nelle aree della Birmania Orientale: minoranza tuttora perseguitata dal governo di Rangoon. Attivo fin dagli anni ’50, il Dipartimento agisce in collaborazione con agenzie delle Nazioni Unite, come l’Unicef, con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con ONG e associazioni umanitarie per coprire le principali emergenze della gente Karen.
La mostra sarà aperta tutti i giorni fino al 26 maggio.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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