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(ASI)
Lettere in Redazione - Gentile Direttore, sono certo che condivida l’assunto secondo cui aiutare i poveri deve essere l’obiettivo principale di ogni programma politico che si rispetti, perché significa occuparsi di economia , di vita sociale , della realtà, della vita umana. Ho avuto modo di constatare che nessuno dei politici candidatisi alle elezioni politiche ha trattato questo problema , con profondità ed innovazione.
Occorre tener presente che la povertà è aumentata e sono aumentati coloro i quali si rivolgono alle mense della carità . Mancano progetti davvero incisivi ed innovativi per combattere la povertà e la disperazione che reca con sé. Esistono la possibilità di un impegno concreto ed innovativo , ma nessuno ne ha parlato. Chi cerca di fare qualcosa viene lasciato nel silenzio , probabilmente perché non si è abituati a fare davvero del bene e quando qualcuno si impegna realmente, esso diviene l’ennesimo ciarlatano in cerca di fama. Trovare spazi nei quotidiani e nelle televisioni non è facile quando si parla di “solidarietà attiva”. La vita sociale diviene oggetto di dibattito da parte degli opinionisti di “turno”, che parlano come un fiume in piena, ma non hanno soluzioni concrete da offrire . Le televisioni sembrano trattare le tematiche connesse alla povertà “in modo leggero”, affidandole a tali opinionisti “dai toni baldanzosi”, senza anima ed interesse reale per la ricerca di soluzioni . Ma i “poveri” esistono davvero e non sono un concetto astratto su cui riflettere, come ho visto nelle televisioni nazionali . Non si può fare della “povertà” un tema “da salotto”. La povertà va affrontata con serietà !
Biagio Maimone
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