(ASI) Una lettera di minacce contro il candidato Antonio Ingroia è stata recapitata alla sede capitolina del Pdci e del settimanale 'l'Espresso'. "Ingroia comunista di merda ritirati o ti facciamo fare la fine di Falcone e Borsellino. 1000 Kg di tnt-t4 sono pronti". E' questo il contenuto della missiva recapitata all'indirizza del Partito dei Comunisti italiani.
A darne la notizia è stato Orazio Licandro, coordinatore della segreteria del Pdci, candidato alla Camera con Rivoluzione civile che in un comunicato afferma: "Questa mattina è stata recapitata presso la sede nazionale del Pdci una busta anonima contenente un messaggio di minacce di morte destinate ad Antonio Ingroia. Si tratta di un atto di stampo mafioso-fascista, teso a colpire una figura limpida della lotta alla mafia, della legalità e della buona politica come Antonio Ingroia. Inoltre- conclude- questo sistema dell'informazione che oscura e denigra sistematicamente Rivoluzione civile sta contribuendo a creare un clima pericoloso intorno alla lista."
"Si tratta di un atto di stampo fascistoide, si vuole chiudere la bocca ad un uomo con la schiena dritta, che sui temi del lavoro, dei diritti e della legalità rappresenterà una svolta per il Paese". Così dichiara invece il segretario nazionale del partito, Oliviero Diliberto. Esprimendo la sua solidarietà ni confronti di Ingroia Diliberto conclude: " Il salto di qualità della minacce è un segnale inquietante e che va prontamente stigmatizzato. Ingroia non fermerà certo la sua battaglia e noi saremo al suo fianco".
Anche Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Partito democratico ha espresso la sua vicinanza e solidarietà ad Antonio Ingroia per il messaggio intimidatorio dichiarando in merito: " Chi utilizza questi vili strumenti per intimidire o minacciare non si limita a violare la legge, ma mortifica i valori etici e morali propri della nostra società".