Palermo, 23 gennaio 2013, ore 11 - Palazzo dei Normanni - Assemblea Regionale Siciliana - Aula Rossa
Conferenza stampa con il presidente della Regione On. Rosario Crocetta
indetta da HERA - Associazione onlus per la ricerca, la cura e la prevenzione dell'infertilità
Oggetto
PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA: STOP ALL'EMIGRAZIONE
DI MIGLIAIA DI COPPIE SICILIANE VERSO I CENTRI MEDICI DEL NORD
I disagi dei pazienti e gli sprechi della Sanità alla base del ricorso al Tar contro il Decreto Assessoriale 26.10.2012:
"Riordino e razionalizzazione dei centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) nel territorio della Regione"
Interverranno:
On. Rosario CROCETTA, Presidente della Regione Siciliana
Dott. Antonino GUGLIELMIMO - Direttore Istituto di Medicina e Biologia della Riproduzione HERA/UMR di Catania
Avv. Maria Paola COSTANTINI del Foro di Firenze - Dirigente nazionale Tribunale per i Diritti del Malato
Avv. Sebastiano PAPANDREA del Foro di Catania - Associazione HERA
Dott. Francesco GERARDI - Presidente HERA, Associazione onlus per la ricerca, prevenzione e cura dell'infertilità
La tematica
La Procreazione Medicalmente Assistita risponde oggi ad una reale emergenza sociale. Ma in Sicilia è diventata un lusso. Nell'isola oltre 5000 coppie necessitano ogni anno di trattamenti di medicina della riproduzione, tuttavia - a differenza della normativa vigente in altre Regioni - è previsto che i pazienti curati in loco debbano sostenerne personalmente e interamente il costo. I cicli effettuati annualmente in Sicilia si riducono così intorno a 3000. Le restanti coppie, circa 2000, si rivolgono invece ai centri medici dell'Italia settentrionale, dove accedono gratuitamente al trattamento in quanto la spesa è coperta dal Servizio Sanitario. Paradossalmente, la prestazione viene infatti rimborsata dalla Regione Siciliana, che con comportamento contraddittorio impiega ingenti risorse per pagare al Nord l'assistenza sanitaria negata ai propri corregionali. Si tratta di una delle maggiori voci di mobilità sanitaria extraregionale (circa 4 milioni di euro).
Come verrà approfondito nel corso della conferenza stampa, il Piano Sanitario Regionale 2011-2013 si proponeva di sanare questo paradosso e altre gravi lacune in materia di PMA, ma a tali finalità non risponde il Decreto Assessoriale del 26.10.2012, sottoscritto dall'allora Assessore alla Salute Massimo Russo. È perciò in via di presentazione il ricorso al Tar di Palermo elaborato da centri medici e pazienti che ravvisano e denunciano nel D.A. in oggetto un aggravamento dei disagi dei pazienti e degli sprechi della Sanità, anche rispetto alla situazione attuale.
In estrema sintesi: in un territorio come quello siciliano, all'avanguardia in materia di PMA, perché disconoscere le professionalità maturate nel tempo? perché aumentare costi e stress di chi ricorre al trattamento? perché indurre alla "migrazione procreativa"? Sorge spontanea la domanda: cui prodest? Obiettivo della contestazione dei centri medici e dei pazienti è dunque privilegiare il diritto alla salute e le esigenze di cura, attraverso un'attenta analisi degli sperperi, in aperto dialogo con le istituzioni e gli organi della Regione, in pfrimo luogo il presidente on. Rosario Crocetta. Ed è in questa visione che gli operatori del settore e le coppie infertili vogliono oggi spiegare il perché di un'anomalia siciliana.
Redazione Agenzia Stampa Italia