(ASI) Sandro Favi, responsabile nazionale carceri del PDUe .La condanna della Corte europea dei diritti umani per il trattamento disumano e degradante nelle carceri di Busto Arsizio e di Piacenza, ma che in realtà costituisce una pesante censura per lo stato di degrado dell’intero sistema penitenziario italiano, sancisce la fine di una sterile quanto ipocrita politica per la gradualità delle misure da prendere per porre rimedio al sovraffollamento.
L’impegno del PD è perché il nuovo Parlamento adotti con urgenza provvedimenti per abrogare e correggere le leggi che più concorrono agli alti indici di incarcerazione, agli ingiustificati inasprimenti delle pene introdotti con le politiche della paura e alle preclusioni all’accesso alle misure alternative che in Europa (e perfino negli Stati Uniti) sono indicate come più efficaci soluzioni per la riduzione dell’area dell’illegalità e della recidiva di reato.
L’impegno e la cura del PD saranno continue, nella prossima legislatura, affinché si realizzino le condizioni strutturali e di sistema che restituiscano sia alle carceri che alle pene non detentive il senso di umanità, le condizioni di legalità e la costante tensione al recupero delle persone alla convivenza civile al termine della loro sanzione.