Tra le innovazioni più significative apportate oggi, vi è la delega del governo ad adottare entro un anno dall'entrata in vigore della legge un testo unico affinchè siano da considerarsi incandidabili in parlamento o in altre cariche elettive i condannati in via definitiva per delitti non colposi.
Mantovano (Pdl): Mi sono astenuto sul ddl anticorruzione perchè è mito no realtà
"Sono tanti i casi, nella vita quotidiana e anche nella vita delle istituzioni, di divergenza fra il mito e la realtà. La legge sulla corruzione rientra in tali casi. Il mito e’ tutto ciò che si é ascoltato, anche, da ultimo, nell’aula della Camera: questa legge dovrebbe far crescere l’immagine dell’Italia nel mondo, aumentare la competitività delle nostre imprese, rendere più efficace il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione". Così ha affermato il deputato del Pdl Alfredo Mantovano, spiegando i motivi della sua astensione in occasione del voto finale sul disegno di legge anti corruzione.
"La realtà- aggiunge il deputato- é che la parte di questa legge dedicata alla prevenzione immette nell’ordinamento un bel pò di burocrazia aggiuntiva; la parte dedicata alla repressione, fra l’altro, disarticola istituti penalistici secolari - penso alla estrapolazione della condotta di induzione dalla figura di reato della concussione - e introduce sanzioni gravi per il lobbismo illecito, delegando alla magistratura inquirente di decidere di volta in volta quale attività lobbistica è legale e quale no (dal momento che manca una disciplina organica del lobbismo). Per questo, pur avendo votato ieri la fiducia al Governo, oggi non sono riuscito ad andare oltre l’astensione al provvedimento".
Li Gotti (Idv): Severino soddisfatta? Meglio se fosse stata zitta
"La ministra Severino, è soddisfatta del voto sul ddl corruzione 'per gli alti numeri di condivisione". Lo dichiara in una nota diffusa dall'Italia dei Valori il il senatore Luigi Li Gotti, responsabile Giustizia dell'Idv che aggiunge: "Evidentemente non è stata avvertita che si è trattato dell'ennesimo voto di fiducia che ha impedito qualsiasi intervento critico e migliorativo. La ministra ha già dimenticato le critiche del CSM e dell'ANM, per le gravi omissioni nel testo: niente per autoriciclaggio, niente per voto di scambio politico-mafioso, niente per falso in bilancio, parossistico spacchettamento della concussione con abbattimento di un terzo della pena e della prescrizione, introduzione della condanna per la vittima della concussione per induzione. Se fosse stata silente, sarebbe stato meglio, perché il suo giubilo soddisfattivo, dimostra il profondo limite delle reali intenzioni del Governo: dire bene delle proposte parlamentari e poi fregarsene. Insomma anche il governo dei tecnici, appare sensibile al canto di quelle sirene che da anni bloccano gli interventi normativi di vero inasprimento delle leggi contro la corruzione e dintorni".
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