(ASI) Chieti - Lettere in Redazione - A seguito del riordino e dei tagli delle Province previsti dalla "Spending Review" del Governo Monti, il Comitato delle Autonomie Locali abruzzese, chiamato a pronunciarsi, "fregandosene" letteralmente della legge, ha deciso "di fatto" la soppressione della Provincia di Chieti, nonostante che essa abbia tutti i requisiti previsti dal governo sia territoriali che demografici per sopravvivere autonomamente, votando il suo accorpamento con la sopprimenda Provincia di Pescara.
Questa sciagurata decisione, se fosse ratificata anche dalla Regione Abruzzo e dal Governo, rappresenterebbe una sopraffazione inacettabile, frutto di un "abominio" giuridico, pericoloso e senza precedenti, poiché di fatto la Provincia di Chieti, caso più unico che raro, accorpandosi con Pescara, nonostante abbia tutti i requisiti di legge, scomparirebbe, in quanto Pescara essendo più popolosa di Chieti, diventerebbe capoluogo della "nuova" provincia nata dalle fusioni del territorio teatino con quello pescarese.
Tale catastrofica scelta, avversata pressoché dalla totalità dei 104 Comuni della Provincia di Chieti, e approvata dal Cal Abruzzo con un "inciucio" politico "transterritoriale" e "transpartitico" tra la "casta" dei politici pescaresi e aquilani per spartirsi la torta della regione per fini di versi da quelli della collettività, cancellando dalla carta geografica le Province di Chieti e di Teramo, se diventasse definitiva, porterebbe gravissime conseguenze all'economia del territorio ed alla popolazione della Provincia di Chieti, che produce il da sola il 67% della ricchezza regionale, e sarebbe un vero e proprio "scippo" ai danni della città di Chieti e di tutti gli abitanti teatini, frentani e vestini del suo territorio.
Pertanto, con un appello pubblico su youtube al link http://www.youtube.com/watch?v=zqV0heG8VHQ , in qualità di "libero" cittadino, dopo aver illustrato i tremendi tagli che ci dovrebbero essere con l'assasinio della Provincia di Chieti, invito i politici della Provincia di Chieti a portare avanti ogni azione sia politica che legale per la tutela del bene comune e la popolazione a mobilitarsi in massa per la difesa della Provincia di Chieti.
Pertanto, si prega di pubblicare sul vostro sito la mia intervista che vi ho linkato o di farci un articolo, fermo restando per favore di utilizzare per definirmi solo il titolo di storico e politologo di Chieti e di membro del Circolo Culturale cittadino "Marco Porcio Catone il Censore", e nessun altro titolo né politico, né professionale che non son autorizzato ad utilizzare per questo genere di attività.
Dott. Cristiano Vignali
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