×
Attenzione
JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI)Umbria. La delibera n.474 del 19 marzo 2010, oggi sotto le lenti della Magistratura contabile, era stata oggetto di una interrogazione del sottoscritto in data 3 giugno 2010 e a cui era stata data sommaria risposta in una seduta question time del mese successivo.
Si rimarcava in quella interrogazione l’irritualità di un atto così importante compiuto a dieci giorni dalle elezioni del rinnovo del Governo regionale e soprattutto si esprimevano dubbi sull’atto di conferimento del materiale rotabile che superava in valore la quota del 20,3% che la Regione ha di capitale societario nell’azienda unica. Il valore delle motrici diesel era stato infatti stimato, già al ribasso, in 16.069.000 euro mentre il 20,3% del capitale societario corrisponde alla cifra di 10.962.000 euro. Si era compiuto una sorta di ammortamento preventivo del valore delle motrici che lasciava molti interrogativi proprio di natura contabile su cui l’Assessore Rometti ha però glissato nella risposta . Ora i nodi stanno venendo al pettine ed è dimostrata la fondatezza dell’interrogazione di due anni fa. La contingenza attuale poi è diretta figlia almeno nel ramo aziendale del ferro delle scelte di allora che intendevano ridimensionare il ruolo della FCU. I treni Minuetto, costati oltre venti milioni di euro sono rimasti di proprietà regionale determinandone un antieconomico sottoutilizzo. La Regione infatti non intende provvedere alle spese di manutenzione ed utilizza le quattro moderne motrici elettriche solo in poche corse della tratta nord . Un Minuetto poi diègià in evidente fase di cannibalizzazione in quanto destinato a coprire con propri pezzi la manutenzione altrui e staziona fisso alle officine di Umbertide. Si sta in sostanza assistendo alla destrutturazione della ferrovia regionale con no stato comatoso che non può non preoccupare con il serio conseguente rischio che gli utenti del ferro, prevalentemente fasce deboli della società, siano chiamati in futuro a maggiori sacrifici con meno servizi erogati.
Redazione Agenzia Stampa Italia
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione