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(ASI) Lettere in Redazione. Reggio Calabria -Gli ignoti attentatori della notte hanno messo a segno un ennesimo attentato intimidatorio. Questa volta hanno posizionato un pacco bomba davanti al portone di casa del Sindaco; pacco accompagnato da una lettera di minaccia per il Sindaco e per il Segretario Regionale senza risparmiare neanche il Senatore Mommo Tripodi storico Sindaco di Polistena.

 

Guarda caso l’attentato intimidatorio è stato realizzato proprio la notte prima del dibattito organizzato, nell’ambito della “Festa di Rinascita” dalla locale Sezione del PdCI sul tema della “Legalità”. Che coincidenza!

La chiave di lettura di tanti attentati, probabilmente stà proprio nell’impegno che stà profondendo l’Amministrazione per rendere reale il concetto di legalità.

Un’Amministrazione che vuole tracciare una linea netta di demarcazione tra la città onesta e la Ndrangheta; tra la città civile e la barbarie, perché simili gesti non possono che essere relegati nell’alveo della barbarie rappresentano un residuo della preistoria sono azioni fuori tempo, inammissibili in una società civilizzata.

E lo fa con le scelte amministrative; tante e tutte orientate verso il miglioramento della città; come l’adesione alla SUAP, l’assorbimento all’interno dell’Amministrazione del sistema di raccolta dei rifiuti; ma anche e non ultimo la scelta di difendere l’Ospedale Polistenese al quale la città è legatissima.

Un filo invisibile peraltro lega la storica Amministrazione di Mommo che ha voluto pervicacemente l’Ospedale e la nuova Amministrazione che lo vuole difendere.

E’ chiaro che un simile percorso non sta bene alla delinquenza organizzata - ed a chi gli dà sostegno; la così detta zona grigia - che invece ostacola ogni processo di sviluppo e di miglioramento dei nostri paesi.

D’altronde, quello che stà accadendo a Polistena è quello che accade a tanti Sindaci della Provincia Reggina che dicono apertamente no alla ndrangheta; che non accettano commistioni ed interferenze; sono la testimonianza di una Calabria pulita, onesta, civile; e ciò agli ignoti uomini della notte non stà bene.

Insomma opporsi agli atti intimidatori perché sono tentativi di limitare il potere delle Amministrazioni democraticamente elette; di non consentire alle stesse di svolgere il compito che i cittadini liberamente con il loro voto gli hanno affidato. Perché i continui attentati alle amministrazioni tendono a limitare la vita democratica che viene esercitata dai cittadini attraverso gli Amministratori e chi pensa di limitare gli amministratori di fatto è un nemico dei cittadini e della città e va emarginato. In questo senso auspichiamo che l’intensa attività investigativa che sicuramente hanno messo in campo le Forze dell’Ordine presenti nel territorio porterà all’individuazione dei colpevoli.

Certo crediamo che vista la accentuazione degli attentati occorra un’azione più forte e più corale con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni dello Stato; a partire dagli Organi Inquirenti, dalla Prefettura, e non ultimo vorremmo sentire la voce del Ministro degli Interni. Ciò darebbe forza e fiducia ai tanti Amministratori dei nostri Paesi.

Ma occorre anche una risposta più corale che necessariamente deve venire dalle Forze Politiche, delle organizzazioni Sindacali, e dalle associazioni presenti nel territorio che sappiano accompagnare l’azione delle Amministrazioni e costituire intorno a loro una vera cintura di civiltà e di democrazia.

Siamo perciò fiduciosi perché Polistena è una città civile ed i cittadini polistenesi sapranno difendere la loro amministrazione e respingeranno al mittente ogni tentativo di ostacolo alla libera scelta. Il nostro Partito, in tutte le sue espressioni, provinciale, regionale e nazionale è accanto a questi giovani e coraggiosi amministratori.

La Segreteria Provinciale del PdCI di Reggio Calabria

 

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