(ASI) Tunisia – Il Presidente Prof. Foad Aodi (Amsi e Co-Mai), interviene in merito alla protesta che sta vedendo protagoniste le donne tunisine contro l'articolo 28 che viene inserito nella costituzione dove il governo si impegna a garantire i diritti delle donne associandoli agli uomini. L'Amsi e Co-mai hanno sostenuto sin dal primo giorno la primavera araba che ha avuto inizio proprio in Tunisia con l'obiettivo di favorire una svolta democratica nella nazione nord africana. Lotta che è stata fatta per affermare i valori quali: libertà, occupazione e la tutela dei diritti delle donne .
Ora auspichiamo che gli Stati che hanno dato iniziato alla primavera araba siano i primi a dare segnali concreti ed avviare una stagione delle riforme che devono andare in direzione della democrazia. Ciò non può prescindere anche dalla necessaria salvaguardia dei diritti delle donne. Questo per non offrire un albi allo scettisìcismo che aleggia verso questi nuovi presidenti e i loro governi. Esecutivi che stanno faccendo i primi passi dopo le rivolte popolari avvenute nei loro paesi; Proprio per queste motivazioni diciamo no a questo articolo 28 che associa la donna all'uomo, mentre diciamo si ai diritti e doveri e alle pari opportunità tra uomini e donne .