(ASI) Yemen - E' libero, sta bene ed è tornato in Italia Alessandro Spadotto, il carabiniere addetto alla sicurezza all'ambasciata italiana a Sana'a nello Yemen, che era stato rapito il 29 luglio da uomini armati.
Il sequestro di Spadotto era avvenuto dopo un altro rapimento, nel marzo scorso, del vice console saudita ad Aden. In Yemen diversi rapimenti sono stati condotti anche da fazioni tribali, per fare pressione sulle autorità. Questi episodi evidenziano il permanere di uno stato di agitazione in Yemen nonostante l'accordo di pace in base al quale Saleh ha lasciato il potere dopo 33 anni, rimpiazzato dal suo vice, Abd-Rabbu Mansour Hadi.
Felicitazioni per l'esito positivo della vicenda sono state espresse oltre che dalle autorità italiane anche dal Presidente dell' Amsi e Co-mai Dottor Foad Aodi che in merito a dichiarato: "Auspico che questa vicenda non influisca affatto nei rapporti e nel prezioso lavoro che l'Ambasciata Italiana svolge a Sana'a. Infatti, i medici stranieri dell'Amsi sanno bene che l'Ambasciata italiana a Sanaa si è sempre distinta nel portare avanti iniziative diplomatiche a favore del dialogo interculturale ed intereligioso tra la popolazione dello Yemen e la comunità italiana".
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione