(ASI) Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento Europeo, ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla situazione di Marian Price, repubblicana irlandese detenuta nell’Irlanda del Nord, per «sospetta violazione dei diritti fondamentali».
«Marian Price – si legge nell’interrogazione dell’Angelilli - è una cittadina dell'Irlanda del Nord, leader di un movimento repubblicano, che è stata detenuta per nove mesi in isolamento, senza che nessun capo d’imputazione le venisse contestato, nel carcere maschile di massima sicurezza di Maghaberry, dove altri prigionieri conducono da tempo una protesta contro le umilianti condizioni di detenzione. A febbraio 2012 è stata trasferita nel carcere femminile di Hydebank Wood, continuando ad essere tenuta in isolamento nonostante le sue precarie condizioni di salute, causate dall’alimentazione forzata che le venne imposta ai tempi di una prima prigionia, negli anni ’80, quando condusse uno sciopero della fame (che la aveva portata a pesare 30 chili) per protestare contro le condizioni carcerarie allora imposta ai detenuti repubblicani. Per tale prima prigionia le venne concesso il perdono reale che, però, risulta perduto. Solo a fine giugno – continua l’interrogazione - dunque dopo quasi un anno, è stata trasferita nell'unità ospedaliera di sicurezza di Belfast ma ancora in regime carcerario di sorveglianza. Il protrarsi della detenzione di Marian Price – conclude l’Angelilli - seppur ospedaliera, è motivo di seria preoccupazione perché le sue condizioni di salute risultano essersi notevolmente aggravate e questo sembrerebbe a causa della mancanza di cure ricevute nel precedente periodo di ingiustificato isolamento carcerario. Il caso di Marian Price viene percepito dall'opinione pubblica come un “internamento senza processo”». Il vicepresidente del Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione «se è al corrente della situazione e se siano stati violati gli Art. 3, 4, 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE».
Redazione Agenzia Stampa Italia
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