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(ASI) Paolo Bosusco, di 54 anni, e Claudio Colangelo, di 61, sono i due turisti italiani che sono stati rapiti mentre si trovavano sulle rive di un ruscello al confine dei distretti di Kandhamal e Ganjam. I loro rapitori (una trentina di guerriglieri armati) appartengono ad un gruppo di ispirazione maoista, nuovo ad azioni di questo tipo che coinvolgono degli stranieri.
Il leader del gruppo ha già fissato un ultimatum che "se il governo non lo raccoglierà, sarà responsabile di quanto accadrà agli ostaggi". Nella rivendicazione la guerriglia ha rimproverato a Bosusco e Colangelo di aver "fotografato donne mentre facevano il bagno in un fiume" e criticato in generale i 'safari umani' e chi li organizza, stigmatizzando il fatto che gli indigeni sono mostrati ai turisti "come scimmie nello zoo".
La diplomazia italiana ha dunque un bel da fare con un Paese già recente protagonista dell'arresto dei due marò Girone e Latorre. Da ricordare un altro nodo che la nostra diplomazia dovrebbe dirimere con Nuova Dehli: l'India è carceriera di due ragazzi italiani, Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, sui quali pende una condanna all'ergastolo costellata da infiniti dubbi.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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